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giovedì, Lug 04

I prossimi MacBook senza la problematica tastiera Butterfly?


Raccolto un numero sufficiente di feedback per convincersi a fare dietrofront, Apple potrebbe aver deciso di abbandonare il design Butterfly delle proprie tastiere, per tornare con i prossimi computer della linea MacBook a proporre un meccanismo di tipo più tradizionale. È quanto afferma un’indiscrezione comparsa sulle pagine del sito 9to5Mac e attribuita all’analista Ming-Chi Kuo che in passato già diverse volte ha previsto con esattezza le novità in arrivo dalla mela morsicata.

MacBook: tastiera Butterfly e problemi

Dei problemi abbiamo già scritto diverse volte anche su queste pagine: talvolta la pressione non genera alcun input, altre volte è come se avvenisse due volte, mentre qualcuno si è trovato a dover fare i conti con un blocco del tasto. Ciò è valso alcune class action indette da associazioni e clienti negli Stati Uniti. Il gruppo di Cupertino ha già reso nota la volontà di effettuare le riparazioni in-store, potenziando a questo scopo il servizio di assistenza offerto.

Il meccanismo Butterfly delle tastiere presenti nei MacBook a confronto con quello Scissor più tradizionale

Un meccanismo Scissor con fibra di vetro

Per il futuro potrebbe esserci il ritorno di un meccanismo di tipo Scissor, quello impiegato dalla maggior parte delle tastiere in circolazione, migliorato dall’impiego della fibra di vetro. Tra le ragioni di tale scelta anche la necessità di ridurre i costi di produzione. Il primo dispositivo a integrarlo sarà forse il MacBook Air (2019), seguito dal MacBook Pro (2020). Pare invece non troverà posto nel MacBook Pro (2019) da 16 pollici la cui presentazione è attesa per l’autunno.

L’introduzione di Butterfly è da far risalire al 2015 con il lancio di MacBook Air. La tecnologia è presente anche sul MacBook Air introdotto l’anno successivo e sui modelli 2018 che per ovviare all’inconveniente ospitano al loro interno una membrana aggiuntiva il cui scopo è evitare l’accumulo di polvere o detriti che finiscono per intralciare il corretto movimento. I risultati sono però risultati essere talvolta ancora non soddisfacenti. Il meccanismo consente di ridurre lo spessore della tastiera, ma se da un lato ne beneficia il design, dall’altro l’usabilità rischia di essere compromessa. Apple sembra averne preso atto, scegliendo di tornare suoi propri passi.



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