Seleziona una pagina
mercoledì, Giu 07

I talent stanno creando più di un problema nel mondo del doppiaggio | Wired Italia



Da Wired.it :

Nel mondo del cinema esistono da molto tempo, ma negli ultimi tempi il problema sta diventando sempre più spinoso. Stiamo parlando dei “talent” nel mondo del doppiaggio, in particolare dei film di animazione. Chi non ricorda Fabrizio Frizzi dare vita a Woody in Toy Story? Voci che sono entrate nella memoria dell’infanzia di molti di noi, ma che erano essenzialmente lontane dalla grande tradizione del doppiaggio italiano. Una scuola, quella dei doppiatori italiani, che probabilmente non ha eguali nel resto del mondo ma con il passare degli anni ha visto sempre più invadente l’introduzione di “voci vip” nei film, in particolare in quelli di animazione. Tuttavia quest’inserimento costante dei talent nel doppiaggio, oltre a creare più di un danno al sistema, non ha dato nemmeno gli esiti sperati in fatto di pubblico. Anzi, in più di una circostanza il pubblico ha creato queste decisioni esprimendo la propria preferenza per un ritorno alla lingua originale.

La situazione nel mondo del doppiaggio

Una situazione che nello scorso febbraio è stata tra le motivazioni dello sciopero indetto dall’ANAD, l’Associazione Nazionale Attori Doppiatori. La protesta legata ai talent è legata al fatto che questi ultimi, rispetto al passato, hanno molta meno formazione e dedicano all’attività di interpretazione del personaggio per cui sono stati chiamati un tempo decisamente inferiore a quello dei loro predecessori illustri. A questo poi si aggiunge la delicata questione dei diritti d’autore: sembra, infatti, che i doppiatori debbano firmare a lavorazione finita contratti in cui cedono i diritti all’uso della propria voce, ad aziende che lavorano con l’intelligenza artificiale, permettendo a queste modificarla, tagliarla e utilizzarla a proprio piacimento. Le Ai grazie al machine learning sono in grado di riprodurre in modo sempre più veritero le voci delle persone portando a farle dire quello che vogliono. Tutto questo avviene in un contesto in cui si continua a trattare per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Settore Doppiaggio, che comprende anche direttori, assistenti, dialoghisti, adattatori), fermo a retribuzioni di 15 anni fa.

Le nuove polemiche: dalla Sirenetta a Elemental

La polemica è tornata ad accendersi con gli ultimi film Disney: per la Sirenetta è stata molto criticata la scelta di affidare al cantante Mahmood la voce di Sebastian, il granchio che accompagna Ariel nelle sue avventure e che è un personaggio centrale nel cartone originale. Nel live action, però, il due volte vincitore di Sanremo non ha convinto il pubblico, ancor di più nell’esecuzione della colonna sonora “In fondo al mar”.



[Fonte Wired.it]