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giovedì, Mag 18

I WANNA BE AN INFLUENCER: la mostra fotografica di Nicola Tanzini sbarca a Milano

da Hardware Upgrade :

Ieri, 17 maggio 2023, stata presentata nella galleria STILL di Milano la mostra fotografica “I WANNA BE AN INFLUENCER” di Nicola Tanzini, imprenditore e fotografo pisano da oltre 30 anni, un viaggio da una parte all’altra del globo volto a mostrare luoghi e situazioni precise. La mostra, curata da Benedetta Donato, presenta 30 fotografie in bianco e nero selezionate dell’autore che partono dal 2016 fino ad arrivare al 2019, prima che arrivasse la pandemia a decretare la fine naturale del progetto.

Nicola Tanzini ha scattato circa 1200 fotografie (poi scremate) tra Hong Kong, Shanghai, Roma, Pisa, Laguna di Venezia e Tokyo con l’obiettivo di rappresentare con la fotografia,le trasformazioni che influenzano il comportamento dei nuovi turisti,dalla scelta delle mete tradizionali alla creazione di destinazioni inedite. L’idea iniziale di Tanzini avrebbe dovuto includere anche il continente americano, ma causa COVID ha dovuto rinunciare.

Negli ultimi anni, a causa dell’evoluzione tecnologica e dell’arrivo di cameraphone di alto livello, il mestiere dell’influencer ha preso piede e involontariamente ha creato un nuovo modo di vedere la fotografia. Luoghi sperduti, degradati, popolari fino alle pi classiche attrazioni turistiche artificiali e naturali, diventano hotspot irrinunciabili per fare uno scatto e postarlo su Instagram. L’esempio pi lampante il lago di Braies sulle Dolomiti, luogo naturale diventato celebre nell’ultimo anno grazie al fenomeno dei social. Tanzini ha girato il mondo per immortalare questo fenomeno, ovvero ragazzi e ragazze influencer, o con l’obiettivo di diventarci, assorti nella ricerca dello scatto perfetto. La scelta del bianco e nero legata all’obbiettivo del fotografo, ovvero quello di concentrarsi sui soggetti senza distrazioni, togliendo qualcosa di fondamentale per loro, il colore.

Ho voluto indagare come la rappresentazione di se stessi porta a viaggiare e raccontarsi attraverso un post social e non per l’interesse intrinseco che il luogo ha. Siamo passati dal Grand Tour dove il viaggio rappresentava una modalit di approfondimento culturale e di contemplazione del paesaggio, ad oggi, dove si parte con lo scopo di fotografare la meta del momento (dalla Torre di Pisa ai quartieri degradati di Hong Kong) solo perch definita e riconosciuta come instagrammabile. Levoluzione dei mezzi di comunicazione e lavvento di nuove figure come gli influencer, hanno portato a una trasformazione visibile anche sui nostri comportamenti, portandoci ad una perdita di interesse per i luoghi, per lasciare spazio ad una mera rappresentazione online di noi stessi, ha dichiarato l’autore, Nicola Tanzini.

La mostra accompagnata dall’omonima pubblicazione, suo secondo libro, edita da Skira, che comprende centinaia di scatti. Oltre al testo della curatrice, il volume arricchito dai contributi e dalle riflessioni diEnzo Nocifora– Professore Associato di Sociologia del Turismo presso la Facolt di Sociologia dellUniversit ‘La Sapienza’ di Roma e daAlice Avallone– esperta di Etnografia digitale e docente presso la Scuola Holden di Torino, che analizzano un fenomeno del nostro tempo, al quale assistiamo quotidianamente sul social network Instagram.

Ad oggi, quello dell’influencer diventato un vero e proprio mestiere come un altro. Gli influencer sono spesso seguiti da una vera e propria crew con cambio vestiti, kit, luci, fotografi e strumenti professionali per costruire un set fotografico a cielo aperto dove stanno anche 3/4 ore alla ricerca della perfezione, situazioni immortalate negli scatti del fotografo. Personalmente, mi ha colpito molto il fatto che questi ragazzi siano spesso e volentieri accompagnati da uno dei genitori che solito ricoprire il ruolo di “manager”, come affermato da Tanzini durante le sue esperienze.

Un altro argomento toccato da Tanzini durante il confronto con i giornalisti stato quello dell’intelligenza artificiale. Secondo il fotografo, schierato in linea generale a favore della tecnologia, l’AI qualcosa che pu aiutare il mondo della fotografia e lo sviluppo globale, ma ovviamente se gestita con criterio e regole precise. Come ogni cosa, se utilizzata in maniera scorretta pu diventare l’opposto, ovvero un pericolo importante per la societ.

L’AI pu essere considerata una nuova era, cos come lo fu la nascita della fotografia alla fine degli anni 40′ del XIX secolo. La fotografia, che nasce come strumento per rappresentare la realt, non ha ucciso la pittura, ma ha in qualche modo dato uno slancio, un input diverso ai pittori per creare qualcosa di diverso. La domanda che poniamo la seguente: con l’arrivo dell’AI, ci sar un impressionismo della fotografia? Se s, ci sar qualcuno in grado di farlo?

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