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IceBlock, perché l’amministrazione Trump ce l’ha con una delle app più scaricate negli Stati Uniti

da | Lug 4, 2025 | Tecnologia


I rimbrotti dell’amministrazione Trump si sono concentrati anche sull’idea che IceBlock possa mettere in pericolo gli agenti dell’Ice. Rispondendo a una domanda relativa a un servizio sull’app da parte di Cnn, la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha parlato di “un incitamento a ulteriori violenze contro i nostri agenti”, per poi citare un presunto “aumento del 500% della violenza contro gli agenti dell’Ice e contro le forze dell’ordine in tutto il paese”.

Il 20 giugno, anche un comunicato stampa del dipartimento per la Sicurezza nazionale ha fatto riferimento alla presunta crescita del 500% nelle violenze. Il relativo link però indirizza gli utenti a un articolo del sito complottista di estrema destra Breitbart, che si limita a citare il Dhs senza fornire dettagli approfonditi a sostegno della statistica.

L’Ice e l’amministrazione Trump hanno l’impressione errata che le forze dell’ordine negli Stati Uniti abbiano il diritto di operare in segreto“, afferma Seth Stern, responsabile dell’advocacy per la Freedom of the press foundation. Come esempi di questa interpretazione, Stern indica il fatto che gli agenti dell’Ice che indossano maschere per coprirsi il volto mentre operano in pubblico e le accuse del governo ai giornalisti che si occupano dell’agenzia.

Aaron spiega a Wired che la sua app serve a “informare, non a ostacolare“. Stiamo respingendo l’autoritarismo. Ci opponiamo al fascismo, aggiunge.

IceBlock si inserisce in una tendenza più ampia che vede sempre più persone negli Stati Uniti utilizzare social media e app per contrastare l’aumento degli arresti di immigrati da parte dell’amministrazione Trump. All’inizio di giugno, quando le proteste a Los Angeles erano ancora alle prime battute, diversi gruppi hanno iniziato a segnalare le incursioni dell’Ice ai residenti della città.

Stando a quanto riportato sulla pagina di IceBlock nell’App store di Apple, l’applicazione non memorizza dati sugli utenti. Per questo, Aaron non sa quante persone abbiano usato la piattaforma a Los Angeles, né tantomeno da dove siano state pubblicate le passate segnalazioni. I singoli utenti possono vedere solo quello che è stato riportato nel raggio di 8 chilometri e gli avvistamenti si cancellano automaticamente dopo quattro ore.

Attualmente l’app è disponibile solo su iPhone. Basandosi sulle passate interazioni con Apple durante il processo di approvazione del sistema, Aaron si dice sicuro che IceBlock resterà sull’App store. “L’hanno già vagliata – dice –. È per questo che l’hanno approvata“. Apple non ha risposto alle richieste di commento.

Lo sviluppatore promette che IceBlock non avrà mai annunci pubblicitari o un pulsante per richiedere donazioni. Racconta che la semplicità dell’interfaccia dell’app è una scelta intenzionale. “È letteralmente di un sistema di allarme precoce – commenta –. Serve solo a dire: ‘Ehi, sta per succedere qualcosa nel raggio di 8 chilometri. Sparite di lì‘”.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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