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mercoledì, Ott 30

Igea potrebbe essere il più piccolo pianeta nano del Sistema solare


L’asteroide Igea potrebbe essere riclassificato come un pianeta nano, diventando così il più piccolo del nostro Sistema solare. A dimostrarlo uno studio su Nature Astronomy

igea
(foto: ESO/P. Vernazza et al./MISTRAL algorithm (ONERA/CNRS)

L’asteroide Igea è il più piccolo pianeta nano del nostro Sistema solare? A riferirlo sulle pagine di Nature Astronomy sono stati alcuni astronomi secondo cui Igea, finora considerato il quarto asteroide più grande della fascia principale (ossia quella regione della sistema solare situata tra Marte e Giove) dopo Cerere, Vesta e Pallade, potrebbe invece essere classificato come un pianeta nano. E più precisamente, il più piccolo presente nel nostro Sistema solare.

Scoperto nel 1950 dall’astronomo De Gasparis nel 1849, dall’osservatorio di Capodimonte a Napoli, Igea (il cui nome ufficiale è 10 Igea, dal greco Hygìeia, la dea della salute) era stato finora difficile da studiare in quanto la sua superficie particolarmente scura che non permetteva agli strumenti a Terra di determinarne le caratteristiche. Nel nuovo studio, tuttavia, i ricercatori si sono serviti di immagini a elevata risoluzione fornite dall’innovativo strumento Sphere, installato sul Very Large Telescope dell’European Southern Observatory (Eso), ottenendo per la prima volta preziose informazioni sulla sua superficie, forma e dimensioni. Dalle analisi, il team ha scoperto che Igea è sferico e soddisferebbe i requisti fondamentali (decisi dall’Unione astronomica internazionale, Uai) per essere classificato come un pianeta nano: orbita attorno al Sole, non è un satellite, e a differenza di un pianeta, non è ancora riuscito a ripulire la sua orbita dai detriti circostanti.

Il requisito finale, spiegano i ricercatori, è che abbia una massa sufficiente per avere una propria gravità che gli permetta di assumere una forma sferica. “Grazie alle capacità dello strumento Sphere sul Vlt, uno dei sistemi di imaging più potenti al mondo, siamo riusciti a scoprire la forma di Igea, che risulta essere quasi sferica”, spiega l’autore Pierre Vernazza, del Laboratoire d’Astrophysique de Marsiglia. “Grazie a queste immagini, Igea può essere riclassificata come un pianeta nano, finora il più piccolo nel Sistema Solare”. Togliendo così lo scettro a Cerere: il diametro di Igea, infatti, sarebbe stato stimato intorno ai 430 chilometri, mentre quello di Cerere è di 950 chilometri circa.

Ma non solo: dalle osservazioni è emerso che Igea non ha un grande cratere di impatto che i ricercatori si aspettavano di trovare sulla sua superficie. Dato che è il membro principale di una delle più grandi famiglie di asteroidi, con quasi 7000 membri tutti originati dallo stesso corpo originario, la comunità scientifica aveva finora ipotizzato che l’evento che ha portato alla formazione di questa numerosa famiglia di asteroidi avesse lasciato un segno profondo su Igea. “Questo risultato è stato una sorpresa, perché ci aspettavamo la presenza di un grande bacino di impatto, come nel caso di Vesta”, commenta Vernazza, sottolineando di aver comunque identificato sulla sua superficie due crateri. “Nessuno di questi due crateri è stato causato dall’impatto che ha originato la famiglia di asteroidi. Sono troppo piccoli”, aggiunge il co-autore Miroslav Brož, dell’Istituto Astronomico della Charles University di Praga.

Per riuscire a risolvere questo enigma, i ricercatori si sono serviti di simulazioni al computer, ipotizzando che la forma sferica di Igea e la grande famiglia di asteroidi sono probabilmente il risultato di una violenta collisione frontale, avvenuta circa 2 miliardi di anni fa, di un corpo celeste delle dimensioni tra i 75 e 150 chilometri, che avrebbe completamente distrutto il corpo originario. Una volta riassemblati per gravità i frammenti rimasti, Igea avrebbe assunto la sua forma sferica e si sarebbero formati poi migliaia di asteroidi compagni. “Una tale collisione tra due grandi corpi nella fascia degli asteroidi è unica negli ultimi 3-4 miliardi di anni”, conclude il ricercatore Pavel Ševeček, che ha partecipato allo studio. Se questi risultati saranno confermati, Igea diventerebbe il più piccolo pianeta nano del Sistema solare, insieme a Cerere, Plutone, Haumea, Makemake ed Eris.

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