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giovedì, Mar 05

Il conte di Montecristo e gli altri classici della letteratura diventati serie (imperdibili)



Da Wired.it :

Il capolavoro di Alexandre Dumas è solo l’ultimo in ordine di tempo. Qui un bel ripasso dei grandi romanzi “adattati” al piccolo schermo. Da La guerra dei mondi di H.G. Wells in poi

È stata annunciata in questi giorni una nuova produzione seriale (della tedesca Leonine insieme a Syrreal) che sarà un ulteriore adattamento del romanzo di Alexandre Dumas Il conte di Montecristo. Le novità: sposterà l’azione ai giorni nostri e cambierà la location: dalla Francia dell’Ottocento a una prigione venezuelana, poi in Germania e nel resto d’Europa. Le avventure del commerciante Edmond Dantès, ingiustamente imprigionato e tornato in società per vendicarsi, rivivrà dunque in un contesto contemporaneo, un po’ come già successo con la serie americana Revenge, lì con una protagonista femminile e toni più da soap opera. Il libro di Dumas non è comunque l’unico romanzo storico ad aver ispirato più o meno liberamente delle serie tv.

1. Orgoglio e pregiudizio

Se si dovesse fissare uno standard qualitativo degli adattamenti televisivi dei grandi romanzi, probabilmente la miniserie Orgoglio e pregiudizio – creata nel 1995 dalla Bbc – costituirebbe il modello da imitare. I sei episodi di questa versione firmata da Andrew Davies (sceneggiatore fra le altre cose dell’originale inglese House of Cards) e tratta dal romanzo più celebre di Jane Austen furono universalmente acclamati da pubblico e critica, tanto da aggiudicarsi diversi Bafta ed Emmy. Fu anche la produzione che contribuì a consacrare la carriera di Colin Firth, che qui interpretava Mr. Darcy, mentre nei panni di di Elizabeth Bennet c’era Jennifer Ehle, pluripremiata per la parte. La travagliata storia della povera Elizabeth, spinta dalla famiglia a sposarsi con un ricco pretendente e invece determinata a seguire il proprio cuore finendo appunto con Darcy, è un classico della letteratura che fonde romanticismo, morale vittoriana e arguta rappresentazione delle dinamiche sociali. Si dice che questo adattamento Bbc abbia ispirato la scrittrice Helen Fielding a scrivere la saga di Bridget Jones.

2. Guerra e pace

Guerra e pace di Lev Tolstoj è uno di quei tomi ottocenteschi così voluminosi che molti posseggono e fanno solo finta di aver letto. Ecco, allora, che questa serie realizzata nel 2016 viene in soccorso. Ancora una volta firmato da Andrew Davies e prodotto dalla Bbc, questo adattamento ricostruisce le intricate vicende di due famiglie, i Bolkonskij e i Rostov, e una pletora di personaggi secondari mentre attraversano le guerre napoleoniche e soprattutto la campagna di Russia del 1812. Personaggi indimenticabili come Pierre, Natasha e Andrei rivivono qui grazie ai volti di giovani attori già sulla cresta dell’onda: Paul Dano (Little Miss Sunshine, Escape at Dannemora), Lily James (Downton Abbey, Mamma mia! Ci risiamo) e James Norton (McMafia). Fra sontuose ricostruzioni scenografiche e svolte da dramma in costume, con qualche scivolata verso la soap, non si sfugge alla dimensione più esistenzialistica propria del capolavoro di Tolstoj, che si interrogava sul senso della vita individuale di fronte alle grandi tempeste della storia.

3. Dieci piccoli indiani

Poiché la letteratura rispecchia il senso del tempo e questo senso poi cambia con il passare degli anni, c’è un problema abbastanza imbarazzante con uno dei libri più noti di Agatha Christie, ovvero Dieci piccoli indiani: il titolo originale scelto dalla regina del giallo era infatti Ten Little Niggers (e di uomini africani, infatti, erano le statuette al centro della trama). Oggi, però, si preferisce il meno offensivo And Then There Were None (E poi non rimase nessuno, altro elemento chiave della storia). E proprio questo è il titolo dell’adattamento realizzato dalla Bbc nel 2015. I tre episodi ricostruiscono la misteriosa trama che vede otto persone, apparentemente senza alcun legame fra loro, invitate in una sperduta dimora su un’isola e accolte non dai padroni di casa che le avevano invitate ma da due domestici: ognuno dei presenti verrà accusato di omicidio e, uno alla volta, inizierà a sparire. Ma chi c’è dietro a quelle sparizioni e, soprattutto, sono davvero soli lì?

4. La guerra dei mondi

Un precursore della fantascienza come H.G. Wells ha anticipato molte cose, ma forse non avrebbe mai potuto predire che le sue opere sarebbero state adattate così tante volte. In particolare, La guerra dei mondi: il romanzo catastrofico, in cui si immagina un’invasione di alieni intenzionati a sterminare la popolazione terrestre, negli scorsi mesi è stato oggetto di ben due adattamenti televisivi: da una parte, quello della solita Bbc, che ha realizzato una miniserie in costume ambientata alla fine dell’Ottocento e portata da noi su LaEffe; dall’altra, una versione contemporanea, prodotta da Fox Europe e Canal+, che mostrava Gabriel Byrne guidare una serie di personaggi alle prese con l’invasione ai giorni nostri. Interessante notare come, nonostante il cambio di epoca e di prospettiva, rimangano intatti i temi fondamentali del libro, nient’altro che una sublimazione della paura del diverso e una riflessione sull’inutile senso di onnipotenza dell’uomo.

5. Outlander

Non certo classici indiscussi come i precedenti, però i libri di Diana Gabaldon, che vanno a formare la saga di Outlander, sono comunque gli eredi del romanzo storico tradizionale, che oggi viene rivisto fondendo elementi di romance e fantasy. L’opera letteraria e la serie tv, che giunge nel 2020 alla sua quinta stagione, mostrano entrambe l’infermiera Claire Randall (Caitriona Balfe) viaggiare nel tempo mentre è in luna di miele con il marito nel 1946: si ritrova misteriosamente nella Scozia del 1743, dovendo adattarsi a una nuova esistenza e sfuggire a un malvagio antenato del consorte, Black Jack Randall. Al contempo s’innamora di un uomo, Jamie Fraser, che è un guerriero fuggitivo. Fra passioni sfrenate, intrighi bellici, misteri e tradizioni scozzesi, Outlander è il perfetto mix di intrattenimento storico, rispondendo in tutto e per tutto alle esigenze televisive ma facendo anche attenzione in modo arguto a non tradire l’essenza dei testi da cui è tratto.

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[Fonte Wired.it]