Consulente Tecnologico – Flavio Perrone

Main Menu

  • Blog

logo

Consulente Tecnologico – Flavio Perrone

  • Blog
Lifestyle
Home›Lifestyle›Il coronavirus potrebbe causare problemi al cervello dei bambini

Il coronavirus potrebbe causare problemi al cervello dei bambini

By webmaster
07/07/2020
108
0
Share:



Da Wired.it :

Sebbene la maggior parte non sviluppi una forma grave della malattia, alcuni bambini potrebbero essere a rischio di sviluppare una sindrome infiammatoria secondaria, che provoca danni al cervello

coronavirus
(Foto: Kelly Sikkema/Unsplash)

In alcuni bambini il nuovo coronavirus può causare problemi neurologici. A evidenziarlo sono stati i ricercatori del Great Ormond Street Hospital for Children, a Londra, che in un piccolo studio appena pubblicato sulla rivista Jama Neurology, hanno osservato che se da una parte i più piccoli sembrano essere in parte risparmiati dalla Covid-19, dall’altra possono essere invece più vulnerabili a un danno secondario al cervello, riconducibile probabilmente alla sindrome infiammatoria multisistemica pediatrica.

Per capirlo, i ricercatori hanno monitorato 27 bambini affetti dal nuovo coronavirus. Di questi, 4 bambini riportavano sintomi neurologici, come encefalopatia, mal di testa, difficoltà a parlare e deglutire, debolezza muscolare, riflessi ridotti e danni al corpo calloso, la regione del cervello che aiuta i due emisferi a comunicare tra loro, ma nessun disturbo legato all’apparato respiratorio (sintomo molto comune associato alla Covid-19). Dei 4 bambini, che hanno richiesto il ricovero in terapia intensiva, 2 sono stati dimessi dall’ospedale in meno di un mese, mentre gli altri 2 avevano ancora bisogno dell’assistenza di una sedia a rotelle a causa della debolezza muscolare degli arti inferiori al termine dello studio. “I bambini affetti dalla Covid-19 possono presentare nuovi sintomi neurologici che coinvolgono il sistema nervoso centrale e periferico, in assenza di sintomi respiratori”, scrivono i ricercatori. “Il miglioramento neurologico, tuttavia, è stato osservato in tutti i pazienti, con due bambini che hanno mostrato una ripresa completa entro la fine dello studio”.

Il perché alcuni bambini sviluppino questi sintomi è ancora un mistero. Secondo le ipotesi degli esperti queste manifestazioni neurologiche sarebbero riconducibili alla sindrome infiammatoria multisistemica pediatrica, causata da una risposta immunitaria debilitante simile a quella che si osserva per la sindrome di Kawasaki, rara condizione infiammatoria che coinvolge i vasi sanguigni, osservata già con qualche variante nei giovani affetti dal nuovo coronavirus. Come vi avevamo raccontato, infatti, uno studio italiano pubblicato sul Lancet aveva evidenziato un numero più elevato rispetto agli anni scorsi di casi di bambini con sintomi che ricordavano quelli di questa malattia infiammatoria (anche se per dimostrare l’associazione tra coronavirus e sindrome di Kawasaki serviranno più dati). Tuttavia, come ha precisato l’Istituto superiore di sanità, “questa sindrome sembrerebbe condividere alcune caratteristiche cliniche con la malattia di Kawasaki ma, secondo le indicazioni dell’European Centre for Disease Prevention and Control e della World Health Organization, si tratta di una forma clinica che va differenziata dalla malattia di Kawasaki e che è ancora in via di definizione”.

La maggior parte dei bambini affetti dal nuovo coronavirus non sviluppa una forma grave della malattia e ha meno probabilità di manifestare i sintomi simil-influenzali osservati invece nei pazienti adulti. Tuttavia, questa ultima indagine evidenzia che anche i più piccoli possono essere esposti a complicanze neurologiche associate alla Covid-19, come gli adulti. In un recente studio, per esempio, è emerso che nei pazienti adulti le manifestazioni neurologiche (anche tardive) più diffuse erano: mal di testa, dolori muscolare alla testa, perdita dell’olfatto, ictus, ma anche problemi psichiatrici e disturbi dell’umore. “I bambini possono essere ad alto rischio di una sindrome infiammatoria secondaria che provoca danni al corpo calloso, area che aiuta i due emisferi del cervello a comunicare tra loro”, si legge nello studio. “Saranno ora necessarie ulteriori ricerche per valutare l’associazione dei sintomi neurologici con i cambiamenti immuno-mediati tra i bambini con la Covid-19”.

Potrebbe interessarti anche





[Fonte Wired.it]

Previous Article

Windows 10 in sconto: si acquista a ...

Next Article

Come eliminare trojan | Salvatore Aranzulla

0
Shares
  • 0
  • +
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0

Related articles More from author

  • Lifestyle

    Ces 2020, i taxi volanti di Uber e Bell a confronto

    07/01/2020
    By webmaster
  • Lifestyle

    Conoscete Kiernan Shipka e Isabela Merced?

    22/11/2019
    By webmaster
  • Lifestyle

    Instagram aggiorna Igtv e diventa sempre più simile a TikTok

    14/04/2020
    By webmaster
  • Lifestyle

    Viaggi: le destinazioni “Classic Blue” (colore Pantone del 2020)

    31/12/2019
    By webmaster
  • Lifestyle

    Milano Digital Week 2020, al via la call per le proposte dal basso

    05/11/2019
    By webmaster
  • Lifestyle

    Cosa dicono i dati dell’Istituto superiore di sanità sul ruolo della scuola nella diffusione di Sars-CoV-2

    22/12/2020
    By webmaster

  • Tech

    La prima auto volante è realtà, ecco il modello AirCar. VIDEO

  • Droni

    XciteRC 15003760 – Quadricottero Runner 250 Advance, RTF, con Fotocamera HD e GPS

  • Tech

    Samsung Galaxy A31 arriva in Italia: prezzo e caratteristiche