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venerdì, Nov 19

Il Cowboy Bebop di Netflix è senz’anima



Da Wired.it :

Come avevano anticipato André Nemec e Chris Yost, responsabili del reboot, Cowboy Bebop espande il background dei protagonisti, dei villain e dei “cattivi della settimana”. Gli autori costruiscono per ciascuno di loro un passato, traumi e ragioni personali atte a motivarne le scelte. Secondo Nemec & co., l’autenticità, la verosimiglianza, lo spessore di un personaggio è determinato dalla famiglia, non dal valore individuale: alcuni personaggi diventano coppie sposate, altri guadagnano madri, fratelli o figli. Vale anche per i cacciatori di taglie dell’astronave Bebop, quei Jet, Spike, Faye, Ein e Ed che una famiglia eletta l’avevano formata tra di loro. John Cho, Mustafa Shakir e Danielle Pineda, nei panni del trio protagonista, fanno del loro meglio col materiale a disposizione, ma le loro versioni in carne e ossa sono poco più che figurine di carta.

Vicious e Spike in Cowboy BebopNetflix

Cowboy Bebop è un retcon, l’arrogante e fallimentare riscrittura di personaggi perfetti degradati a stereotipi: l’assassino in cerca di redenzione che perde la testa per una donna, il padre che cerca di riallacciare i rapporti con la figlia, l’amico tradito, la femme fatale manipolatrice. Ognuno di loro recita l’intero repertorio di frasi fatte associate ai rispettivi ruoli. A uscirne peggio di tutti sono un Vicious (senza corvo), paranoico, vittimista e con i daddy issue, e Julia, un incrocio tra Jessica Rabbit e Valeria Marini. Questa Cowboy Bebop è senz’anima: la riscrittura dei personaggi e delle loro storie annichilisce la poesia, la malinconia, l’incanto di un oggetto raro e prezioso.

*Nota: forse lo spettatore che non conosce il materiale originale potrebbe trovare il Cowboy Bebop di Netflix edibile, grazie alla vibe in stile Guardiani della galassia, all’estetica da fantawestern declinata in noir, alle coreografie spettacolari, alle battute e una colonna sonora jazz pregevole. Vanta anche il pregio di includere un numero abbondante di personaggi femminili oltre la mezza età, categoria tradizionalmente ghettizzata a Hollywood. Peccato che il pubblico del reboot sia composto per lo più da seguaci dell’anime… 



[Fonte Wired.it]