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mercoledì, Ott 23

Il cubo di Rubik che si auto-risolve


Ideato da sei studenti italiani, potrebbe arrivare presto all’interno delle sale giochi

MagikCube
Fonte: Instagram @magikcube_official

Inventato nel 1974 dal designer e architetto ungherese Ernő Rubik, il cubo di Rubik giunge in una versione assolutamente rinnovata, tecnologica ma soprattutto autonoma. Si chiama MagikCube ed è stato presentato per la prima volta in assoluto alla Maker Faire di Roma. Nato dall’idea di sei studenti italiani dell’Istituto d’Istruzione Superiore Marconi Pieralisi di Jesi, il dispositivo si presenta come un’alternativa hi-tech al tradizionale rompicapo e alle soluzioni innovative già sviluppate in passato che permettevano il completamento attraverso motori esterni spesso anche ingombranti.

Infatti, MagikCube è rivoluzionario poiché al suo interno sono installati sei motori, una batteria e un micro controllore – una sorta di “cervello” elettronico – che, grazie a un software, consentono al cubo di ruotare automaticamente le facce e quindi di risolversi da solo dopo aver calcolato la sequenza corretta da svolgere.

MagikCube
Fonte: Instagram @magikcube_official

Ma quando si potrà acquistare? Effettivamente non sappiamo quando e se questa idea raggiungerà il mercato, tuttavia il dispositivo avrebbe già suscitato l’interesse di un amministratore delegato di una catena di sale giochi italiana, il quale avrebbe suggerito la progettazione di una versione destinata all’uso nei locali.

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