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venerdì, Ott 02

Il digiuno intermittente non è la formula magica per dimagrire, perché ha un lato negativo



Da Wired.it :

Un nuovo studio mette in luce come il digiuno intermittente da solo non dia vantaggi in termini di perdita di peso e metabolici, ma anzi provochi la perdita di massa magra

digiuno
(immagine: Getty Images)

Il digiuno intermittente, la dieta tanto in voga degli ultimi anni, potrebbe avere un lato negativo. I ricercatori dell’Università della California San Francisco hanno scoperto infatti che la sola abitudine a digiunare per tante ore di fila non dà i risultati sperati in termini di perdita di peso: quel (poco) che si perde sarebbe massa magra. Lo studio, pubblicato sulla rivista Jama Internal Medicine, è ben strutturato e attendibile, dicono diversi esperti. Ma i suoi risultati stanno facendo molto rumore all’interno della comunità scientifica.

Lo studio

Ethan Weiss e i suoi colleghi hanno voluto determinare gli effetti metabolici e sulla perdita di peso del digiuno intermittente. Così hanno coinvolto 116 persone in sovrappeso o obese e le hanno divise in due gruppi: al primo hanno chiesto di attenersi a un regime in cui potevano mangiare dalle 12:00 alle 20:00 e poi digiunare per 16 ore con la possibilità di bere solo bibite non caloriche; al secondo gruppo, invece, di consumare normalmente tre pasti al giorno più gli spuntini. Nessuna indicazione o limitazione su cosa e quanto mangiare, né sull’eventuale attività fisica.

Per tre mesi i ricercatori hanno annotato il peso corporeo dei partecipanti (ogni mattina, prima di mangiare e bere) e monitorato i parametri metabolici, quali la glicemia, l’insulina a digiuno, i livelli di lipidi. Senza dimenticare massa grassa e massa magra.

Un po’ a sorpresa, viste le premesse in letteratura scientifica, ciò che è emerso è che tra i due gruppi non ci sono differenze significative in termini metabolici. Anche la differenza nella perdita di peso non è significativa: chi ha praticato il digiuno intermittente ha perso in media 3,5 chili in tre mesi.

Il digiuno intermittente, dunque, non sembra proprio la formula magica per perdere peso. Ma la vera cattiva notizia è un’altra: secondo gli autori della ricerca quel poco peso perso corrisponde per lo più a una diminuzione della massa magra – che non è proprio l’obiettivo di nessuna dieta sana. Tipicamente durante una dieta – spiegano i ricercatori – il 20-30% della perdita di peso totale corrisponde a una diminuzione della massa magra, ma in caso di digiuno intermittente il dato è salito al 65%.

“Non importa come la si guardi. Il digiuno intermittente ha comportato una perdita di peso molto modesta”, ha ribadito Weiss a Inverse. “Non ha offerto nessun altro vantaggio metabolico. E poi c’era il segnale preoccupante sulla perdita di massa magra”.

Il dibattito

Alla pubblicazione, lo studio ha animato il dibattito all’interno della comunità scientifica. Il disegno della ricerca, però, è solido e i risultati affidabili, dicono gli esperti. E forse basta un po’ di buonsenso a spiegare i risultati.

Lo studio può essere letto semplicemente come la conferma che non esiste la formula magica per perdere peso, che non basta astenersi da cibo per un po’ più di tempo per poi abbuffarsi nelle fasce orarie consentite e magari non fare neanche attività fisica. La perdita di massa magra registrata da Weiss e dai suoi colleghi potrebbe essere appunto imputata a questo, all’assenza di un supporto comportamentale e di indicazioni su cosa mangiare e quanto, alla diminuzione dell’esercizio fisico da parte dei partecipanti.

Insomma, molti ritengono che non sia ancora il momento di mettere definitivamente una croce sopra al regime del digiuno a intermittenza (che tra l’altro negli animali sembra dare beneficio anche in termini di longevità), ma forse non è più nemmeno il caso di prenderlo alla leggera

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[Fonte Wired.it]