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venerdì, Gen 24

Il Garante della privacy vuole una task force europea per TikTok


Con l’obiettivo di proteggere i dati nell’app frequentata principalmente dagli adolescenti, il Garante italiano ha lanciato l’allarme scrivendo all’omologo europeo e chiedendo uno sforzo comunitario sul tema

(Foto: Chesnot/Getty Images)

Il Garante della privacy italiano ha chiesto al Comitato europeo per la protezione dei dati personali (Edpb) – che riunisce tutte le autorità del settore privacy all’interno dell’Unione europea – di attivare una specifica task force in merito ai rischi per la privacy posti da Tik Tok, il social network che sta spopolando fra i giovanissimi e che consente di creare e condividere contenuti audio e video. Già a inizio mese una società di cybersecurity,Check Point Research, aveva parlato di molteplici vulnerabilità in merito all’app.

Nella lettera inviata al comitato il presidente dell’autorità garante, Antonello Soro, sottolinea come siano già pervenute all’Italia alcune segnalazioni in merito alle possibili vulnerabilità che presenta questa app per smartphone e come anche altre autorità – ad esempio l’Ico inglese e l’Ftc americana – abbiano di fatto già proceduto ad avviare indagini autonome. L’app di proprietà di ByteDance era finita sotto accusa proprio negli Stati Uniti, dove a dicembre aveva affrontato la sua prima causa legale.

L’obiettivo italiano è quello di procedere in maniera coordinata e decisa a livello comunitario, considerata soprattutto la delicatezza di questo tipo di piattaforme e il loro target, ovvero una fascia molto giovane della popolazione, con tutto ciò che ne consegue. Per questi motivi, il presidente Soro ha chiesto che la questione venga posta all’attenzione della prossima riunione plenaria, che si terrà a Bruxelles a fine febbraio. Lanciata ufficialmente nel 2018 – seppur nata nel 2016 – l’app ha raggiunto oltre 500 milioni di utenti attivi nel mondo, di cui più della metà sono under 30.

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