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Il Giappone ha finalmente detto addio ai floppy disk a metà del 2024. Dopo anni di utilizzo obsoleto, il governo ha abrogato oltre mille regolamenti che richiedevano l’uso di questi dispositivi di archiviazione, permettendo finalmente ai giapponesi di abbracciare soluzioni più moderne.

Il ministro degli affari digitali, Taro Kono, ha dichiarato con orgoglio: “Abbiamo vinto la guerra contro i floppy disk”. Il Giappone, considerato una potenza tecnologica, ha finalmente eliminato un ostacolo significativo nella sua trasformazione digitale.

Creati negli anni ’60 e passati di moda negli anni ’90, i floppy disk erano diventati un simbolo di un’epoca passata. Con una capacità di archiviazione di soli 1,44 MB, oggi sarebbero considerati quasi inutilizzabili considerando le dimensioni delle memorie moderni. L’ultimo grande produttore di floppy disk, Sony, ha interrotto la produzione nel 2011, segnando la fine di un’era.

La strada verso la digitalizzazione non è stata facile per il Giappone. Durante la pandemia di Covid-19, l’implementazione di un’app di tracciamento dei contatti è stata ritardata, così come l’adozione della carta d’identità digitale My Number ha incontrato diversi problemi legati alla gestione dei dati.

Nonostante le sfide, il Giappone sta finalmente abbracciando il cambiamento e lasciando indietro i vecchi metodi di archiviazione. Con la fine dei floppy disk, il paese si prepara a un futuro più digitale e efficiente.

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