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giovedì, Giu 27

Il gigantesco struzzo che viveva in Europa due milioni di anni fa


L’enorme uccello, vissuto 2 milioni di anni fa, rappresenta il primo esemplare finora conosciuto in Europa. E, come spiegano i ricercatori, questo animale potrebbe essere stato un piatto molto gustoso dell’Homo erectus

struzzo
(Foto: Andrey Atuchin)

Assomigliava a uno struzzo, ma era molto più grande. Si tratta di Pachystruthio dmanisensis, un gigantesco uccello incapace di volare, che vagabondava per l’Europa 1,8 milioni di anni fa, proprio quando i primi ominidi migrarono dall’Africa verso il continente europeo. A raccontarlo oggi sulle pagine di Journal of Vertebrate Paleontology è stato un team ricercatori guidato da Nikita Zelenkov, dell’Accademia Russa delle Scienze di Mosca, che dopo aver portato alla luce l’enorme femore di questo gigante nella grotta di Taurida (Crimea), ha dimostrato per la prima volta che questo uccello, di circa 450 chilogrammi di peso (tre volte più grande di uno struzzo) rappresenta il primo esemplare della specie finora conosciuto nell’emisfero settentrionale.

Non è la prima volta, infatti, che fossili di Pachystruthio dmanisensis vengono portati alla luce: uno studio del 2013 aveva scoperto un altro femore di questo uccello a Dmanisi, in Georgia. E, sempre nello stesso periodo, molti altri uccelli giganti, come gli uccelli elefante e Moa, abitavano regione del Madagascar e della Nuova Zelanda. Tuttavia, spiegano i ricercatori, “è la prima volta che questi grandi uccelli sono stati ritrovati in quest’area del mondo”, spiega al New Scientist Delphine Angst dell’Università di Bristol. “Nessun uccello grande come P. dmanisensis era conosciuto dall’emisfero settentrionale negli ultimi 2,5 milioni di anni”.

Sebbene sappiamo ancora molto poco su come vivessero questi giganti, se fossero, per esempio, erbivori o carnivori, i ricercatori sottolineano che il femore appena ritrovato è relativamente sottile, suggerendo che l’animale fosse un corridore abbastanza veloce. A differenza di altri giganteschi uccelli estinti, infatti, P. dmanisensis viveva tra iene e tigri dai denti a sciabola e la velocità, quindi, sarebbe stata una caratteristica importante per la sua sopravvivenza.

Un’abilità, aggiungo i ricercatori, fondamentale non solo per sfuggire a questi predatori. Si ipotizza, infatti, che P. dmanisensis vivesse in Europa proprio nel periodo in cui alcuni Homo erectus stavano migrando dall’Africa nel continente europeo. E sebbene ancora oggi non possiamo dimostrare se questi due specie si siano mai incontrate, possiamo ipotizzare che, come succedeva per i Moa in Nuova Zelanda che venivano cacciati dagli ominidi, è possibile che anche l’Homo erectus cacciasse e si cibasse della carne di P. dmanisensis.

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