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martedì, Ott 22

Il gioco da tavolo che vi fa diventare appassionati di birdwatching


Qual è il segreto di Wingspan, il gioco da tavolo dedicato al mondo degli uccelli diventato uno dei cult del 2019?

Prendete un tema come il birdwatching: calmo, rilassato, non proprio popolarissimo, di certo ben distante dai canoni dei giochi da tavolo come la costruzione di un impero o i duelli tra creature fantastiche. Montateci sopra un meccanismo di gioco lineare ma non semplice, con tanti fattori da considerare, sei tipi di valute differenti e obiettivi di vittoria che cambiano di round in round: quello che si dice un engine builder di “peso medio“, nel gergo degli appassionati, e non certo un family game immediato da spiegare in pochi minuti. La somma di questi due fattori non lascia presagire l’enorme successo di Wingspan, il gioco da tavolo che ha fatto appassionare metà Europa all’hobby del birdwatching (senza trascinare nessuno fuori di casa).

All’uscita internazionale in marzo, complice anche una tiratura iniziale relativamente bassa dovuta al fatto che i produttori stessi (Stonemaier Games, gli stessi dei blockbuster Scythe e Tapestry) ne avevano sottovalutato il successo, Wingspan è andato esaurito istantaneamente ed è stato irreperibile per lungo tempo. Portato in Italia da Ghenos Games in un’edizione rispettosa della qualità dei componenti originali, il gioco ha subito lo stesso destino ed è tornato sugli scaffali solo in ottobre.

In Wingspan, da 2 a 5 aspiranti birdwatcher si sfidano per ospitare nella propria voliera i più fieri esemplari di volatili in tre habitat distinti: pianure, foreste e aree umide. Per vincere, bisognerà attrarre gli uccelli con il cibo che preferiscono, permettendo loro di nidificare e fare uova per riprodursi. Ovviamente, ogni specie ha le proprie preferenze di habitat e di cibo, costruisce un tipo di nido specifico e ha una certa apertura alare. Inoltre, ogni esemplare ha abilità speciali che gli permettono, ad esempio, di catturare uccelli con un’apertura alare inferiore, di dare la caccia a pesci e topi, di deporre uova nel nido di altri volatili, e così via.

I giocatori hanno a disposizione un numero di azioni che all’inizio è generoso (8 per il primo round) ma che va via via diminuendo, sino a dimezzarsi nel round finale. Possono usare le azioni per giocare carte-uccello dalla propria mano (pagandone il costo in cibo e uova), per andare a raccogliere dadi-cibo dalla voliera, per ottenere uova o per pescare nuove carte uccello. Queste ultime tre categorie di azioni, inoltre, scatenano le abilità speciali di tutti gli uccelli in uno dei tre habitat, dando vita a combinazioni molto potenti.

Per avere la meglio, i giocatori dovranno scegliere con cura quali uccelli attrarre, in che ordine utilizzare le proprie azioni, e costruire un “motore” di abilità che massimizzi le scarse risorse a disposizione. Nonostante il numero generoso di azioni, infatti, si ha sempre l’impressione che manchi qualcosa (uova, cibo o carte in mano) per poter fare tutto ciò che si desidera. Inoltre è disponibile una variante delle regole che permette di cimentarsi in obiettivi individuali che permettono il gioco in solitario.

Le regole sono relativamente lineari, ma le minuzie da considerare per giocare in modo efficiente sono tante, ragion per cui occorrono almeno due partite prima di avere una buona presa sul gioco. Le meccaniche non inventano nulla ma sono solide quanto basta per dar luogo a partite soddisfacenti. Tra i difetti si può sicuramente annoverare la limitata interazione tra i giocatori, ciascuno impegnato con la propria voliera.

Qual è, allora, il segreto di Wingspan, e perché un board game relativamente complesso su un tema apparentemente “statico” come il birdwatching è diventato uno dei grandi successi del 2019? La ragione, senza girarci tanto intorno, è nei componenti e nello stile del gioco. Nella cura con cui la designer, Elizabeth Hargrave, ha caratterizzato ogni uccello (e ce ne sono 170!) cercando di rispecchiare nei meccanismi di gioco il reale comportamento e le caratteristiche delle varie specie. Ogni carta riporta una bellissima illustrazione di un volatile, una piccola mappa che mostra l’area geografica in cui vive e una frasetta che ne descrive una curiosità o un’abitudine.

Giocando a Wingspan scoprirete, per esempio, che la cicogna americana (mycteria americana), ha un’apertura alare di 155 centimetri, vive in tutte le Americhe, ed è stata rimossa dalle specie a rischio estinzione negli Stati Uniti nel 2014; o che la rondine arboricola bicolore (tachycineta bicolor) ha un’apertura alare di 38 cm e può formare stormi composti da centinaia di migliaia di esemplari.

Come se non bastasse, la scatola include una torre-voliera in cui tirare i dadi risorse, dozzine di piccole uova con colori pastello, delle plance di gioco che, chiuse, ricordano il taccuino di un birdwatcher; insomma, una vera gioia per gli occhi.

Sfogliare il mazzo di carte di Wingspan significa riscoprire il piacere che si aveva da bambini quando si apriva un’enciclopedia degli animali e ci si perdeva tra centinaia di illustrazioni e curiosità, il che conferisce a questo board game un inedito aspetto educativo e ne fa il regalo perfetto per ragazzi e famiglie, forse anche più che per i board gamer incalliti (Wingspan, di Elizabeth Hargrave, 1-5 giocatori, durata 70 minuti, ed. italiana di Ghenos Games, 49,99 euro).

 

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