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giovedì, Feb 18

Il governo Draghi ha ottenuto la fiducia alla Camera



Da Wired.it :

La votazione si è conclusa con 535 voti favorevoli, 56 voti contrari (di cui 16 del Movimento 5 stelle) e 5 astenuti

(foto: Roberto Monaldo/Getty Images)

Si è conclusa con 535 voti favorevoli, 56 voti contrari e 5 astenuti la votazione alla Camera per la fiducia al neo insediato governo di Mario Draghi. Tra le fila del Movimento 5 stelle ci sono state ulteriori defezioni, come largamente anticipato alla vigilia anche per ammissione di alcuni degli stessi deputati: alla fine i dissidenti grillini sono stati soltanto 16 (oltre a 4 astenuti), quasi lo stesso numero visto ieri al Senato.

Questa mattina sono stati molti gli interventi dei deputati e delle deputate del M5s, rivolti prevalentemente ad assicurare che, a loro dire, il Movimento eserciterà un forte controllo sull’operato del premier. “Le faremo le pulci su tutto ha promesso Angela Raffa, la deputata più giovane del gruppo, e anche Ilaria Fontana, vicepresidente alla Camera, ha assicurato che “vigileremo sul governo”. Nel pomeriggio è anche tornato a parlare, dal suo blog, il fondatore del M5s Beppe Grillo, che ha richiamato i rappresentanti all’unità e alla “perseveranza” nel sostegno al governo Draghi. Nel frattempo, il deputato Giuseppe D’Ambrosio ha lasciato i gruppo del M5s, spostandosi nel gruppo Misto e portando i 5 stelle a quota 189 componenti.

Tra le fila di Liberi e uguali, invece, Stefano Fassina ha confermato il sostegno del partito al governo, mentre il deputato di Sinistra italiana (una delle due correnti che formano il partito) Nicola Fratoianni ha ribadito la sua contrarietà alla fiducia con un post sui suoi profili sui social network.

Da Fratelli , come già atteso, nessuna deviazione dalla linea di opposizione tracciata dalla leader Giorgia Meloni. Dopo le critiche di ieri al Senato, oggi il bersaglio del gruppo è stata l’appena riconfermata ministra degli Interni Luciana Lamorgese. “Da Draghi ci aspettavamo altro. Ci aspettavamo il coraggio di fare il governo dei migliori” ha detto il capogruppo di FdI alla Camera Francesco Lollobrigida “ma tra i migliori è difficile annoverare il ministro Speranza e il ministro Lamorgese”.

Si discute poi ancora dell’intergruppo parlamentare formato da un patto tra Partito democratico, Movimento 5 stelle e Liberi e uguali. Il leader di Italia viva Matteo Renzi l’ha criticato, dicendo: “Mi spiace vedere che le decisioni della sinistra non si prendano nei gazebi delle primarie ma sulla piattaforma Rousseau”. Di diverso avviso il suo storico avversario Pier Luigi Bersani, che ha sostenuto che il gruppo è nato nell’ottica di una “creazione di un campo progressista”.

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[Fonte Wired.it]