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venerdì, Dic 13

il marketplace Hydra punta all’espansione


Uno dei marketplace più grandi e attivi nel Dark Web, operante con attività illecite come la compravendita di stupefacenti e dei composti per sintetizzarli, la circolazione di denaro contraffatto e la fornitura di servizi per le violazioni informatiche, punta ad ampliare il proprio raggio d’azione da Russia e paesi limitrofi a tutto il mondo: si tratta di Hydra. Stando alle informazioni raccolte dal sito CoinDesk lo farà il 16 dicembre passando da quella che può essere definita una ICO in piena regola.

Hydra: nel Dark Web, ma globale

Per l’espansione globale sono necessari 146 milioni di dollari che verranno raccolti in Bitcoin. Saranno messi a disposizione 1.470.000 token ognuno dei quali dal valore equivalente di 100 dollari. Acquistandone un pacchetto da 100 unità si avrà diritto allo 0,00333333% dei profitti generati dalla piattaforma (stimati in 500 dollari al mese). Questo almeno sulla carta: ribadiamo che si tratta di un’entità nascosta nei meandri della parte più oscura della grande Rete e che non ci sono garanzie sul fatto che si tratti di una truffa alla quale temiamo nel caso possano abboccare in molti.

Stando a quanto trapelato, il denaro servirà ai responsabili di Hydra non solo per raggiungere nuovi territori, ma anche per lanciare un servizio globale chiamato Eternos comprensivo di un exchange per le criprovalute (Bitcoin e non solo), un browser in stile Tor con funzionalità per la navigazione anonima e un sistema di messaggistica con crittografia integrata. Nel documento emerso una dichiarazione d’intenti:

Inizierà una nuova era in Occidente. La portata di questa espansione è difficile anche solo da immaginare.

Una pagina di Hydra, il marketplace più grande del Dark Web

Fondato nel 2015 in Russia, si ritiene che oggi Hydra possa contare su 2,5 milioni di account registrati, quasi 400.000 dei quali hanno effettuato almeno un acquisto. Solitamente, dopo aver effettuato il pagamento, il compratore riceve istruzioni su dove ritirare la merce, talvolta in un punto esatto di uno spazio pubblico, in un parco o in altri luoghi ritenuti sicuri. Ad effettuare le consegne un soggetto terzo, senza che i due capi della transazione vengano mai in contatto. Si ritiene inoltre che sul progetto stia lavorando un team composto da decine di persone tra sviluppatori, esperti in sicurezza e persino consulenti per quanto riguarda il narcotraffico.



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