Secondo uno studio realizzato dal Politecnico di Milano e commissionato da Meta, il futuro dell’economia italiana potrebbe essere fortemente influenzato dalle tecnologie immersive. Tra cinque anni, si stima che queste tecnologie potrebbero contribuire tra i 18,8 e i 25,7 miliardi di euro al PIL del nostro Paese, rappresentando lo 0,8%-1,09% del totale. Le proiezioni indicano che nel periodo 2024-2029, le tecnologie immersive potrebbero generare un impatto economico complessivo tra i 34,6 e i 47,2 miliardi di euro.
Le imprese italiane stanno già sfruttando le potenzialità della realtà aumentata e virtuale, soprattutto nei settori della moda, dei media e dell’intrattenimento. Ma non solo, anche settori come l’energia, l’automotive e la salute stanno adottando queste tecnologie per migliorare processi e servizi. Ad esempio, nell’ambito della salute, le tecnologie immersive possono essere utilizzate per supportare interventi chirurgici e per la formazione del personale medico.
Angelo Mazzetti, Responsabile Affari Istituzionali di Meta in Italia, sottolinea l’importanza di collaborare con aziende, università e istituzioni per sfruttare al meglio il potenziale di queste tecnologie. Giuliano Noci, professore del Politecnico di Milano, aggiunge che settori strategici come l’automotive e la moda stanno già beneficiando delle tecnologie immersive, ma il futuro dipenderà anche dallo sviluppo delle infrastrutture e dall’evoluzione del quadro normativo.
Insomma, il metaverso potrebbe avere un impatto significativo sull’economia italiana, ma molto dipenderà dalla capacità di adattamento delle imprese e delle istituzioni a questi nuovi scenari. Sicuramente, un’opportunità da non sottovalutare per il futuro del nostro Paese.
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