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lunedì, Apr 19

Il mostruoso femminile, un saggio sulla donna e la paura che ispira, tra mito e cronaca



Da Wired.it :

Analisi feroce e divertente del patriarcato, delle ragioni che hanno spinto gli uomini a temere le donne e a ingabbiarle in ruoli che è tempo di far saltare. Le pagine passano dalla cronaca nera a Twin Peaks in un mix molto pop e sempre coerente

Figlie, assassine, madri, mogli, vergini, lamie, vampire. Tremate, perché non solo le streghe sono tornate, ma in questo libro sono tornate tutte. E lo fanno in un saggio pop: ogni sfaccettatura possibile, ogni topos canonico delle  viene esplorato nel nuovo libro di Jude Ellison Sady Doyle, classe 1982, giornalista e firma di numerosi saggi. Doyle abitualmente scrive di femminismo, di cinema e di cultura pop per giornali e riviste, tra cui il Guardian ed Elle.

Il suo ultimo lavoro, sbarcato in Italia grazie alla Tlon Edizioni, che gli ha regalato anche la splendida copertina di Caterina Ferrante, è Dead Blondes and Bad Mothers, Monstrosity, Patriarchy and the Fear of Female Power, che in italiano è diventato il più conciso Il mostruoso femminile, il patriarcato e la paura delle donneDoyle, che vive nello stato di New York (e nel 2020 ha intrapreso un percorso di transizione, cambiando nome da Sady Doyle in Jude Ellison Sady Doyle), dedica il libro a sua figlia “che possa essere feroce”. Perché, come scrive Doyle, anche “questo è un libro feroce. Ma a volte è nell’oscurità che si vede più chiaramente”.

Un libro che, dichiaratamente, attua un ‘operazione di assemblaggio, in puro stile Frankenstein (oh Mary, quanto ti sarebbe piaciuto leggerlo!). Mette insieme bizzarri fatti di cronaca, omicidi realmente accaduti, esecuzioni, morti atroci, tutte vere, tutte documentate. E ci fa riflettere su quelle morti: dalla ragazza uccisa dal marito perché per lui era una strega, alla donna accusata di aver cresciuto un serial killer, sulla quale si è tentato di spostare parte della colpa. Da Norman Bates alle streghe adolescenti, Doyle spoglia le storie, i miti, la cronaca nera e ci mostra il vero volto di donne e ragazze, spesso vittime, spesso dimenticate, spezzate, in qualche margine della storia. E poi analizza come sono state trasposte e raccontate.

Melusina, Lucy di Dracula, le selkie, le spose del vampiro, le sirene, Sidney di Scream. Ci sono tutte. Ci sono le creature mostruose, le dee, le fate, la Megan Fox di Jennifer’s Body, Clitemnestra e le altre, nessuna esclusa. Tutte rispondono all’appello, tutte in queste libro ci parlano e riacquistano voce. Doyle ci porta a Manderley (come nel famoso incipit di Rebecca, la prima moglie) e ci racconta Daphne du Maurier, regina del romanzo gotico ancora troppo poco celebrata, troppo poco capita.

Ci porta a Babilonia con Tiamat, la Madre, il serpente marino.
Ci porta nei Dies Sanguinis celebrati in onore di Cibele.
Infine, ci apre le porte di Jurassic Park e ci spiega cosa c’entra con Marduk e il serpente cosmico. Ci racconta le cicliche epidemie di terrore del vampirismo e le verità nascoste dietro i numerosi casi di changeling, che da cronaca sono diventati mito. Particolarmente interessante, per gli amanti di serie tv, è l’analisi dedicata a I Segreti di Twin Peaks, che ci svela Laura Palmer come mai prima. Come nota giustamente il saggio, Laura “ferisce come nessun’ altra dead blonde aveva mai fatto. Non tutte saranno le ‘final girls’ che arrivano vive alla fine. Fuoco cammina con me ci costringe a guardare Laura fino a quando gli stereotipi non si dissolvono, e quello che rimane è solo una bambina preda di un insopportabile dolore”.

E, aggiungerei, il talento di David Lynch non solo ci mostra che noi, ragazze sacrificabili lo siamo state, ma anche che lo saremo ancora, e ancora, perché alla fine, Bob, il vero mostro, non è stato mai sconfitto, se non momentaneamente. Un saggio illuminante, ricco di riferimenti mitologici e bibliografici , ma con una vena pop e sarcastica, che ne rende agevole la lettura. Ma alla fine, dobbiamo avere paura delle Streghe?

Doyle afferma, giustamente, che strega è un termine che contiene moltitudini, che “la strega vive tra luce e ombra, tra le sicurezze del villaggio e le selvagge e sconosciute estensioni del bosco”. E che se il villaggio non le vuole, le streghe, esse possono sempre dirigersi nel folto del bosco. Ed è lì, che iniziano i guai.

Leggete questo libro per capire chi sono, e dove si annidano, i veri mostri. Che alla fine sono sempre gli stessi, e non hanno la coda o le ali: l’abuso, la sopraffazione, l’ingiustizia, la crudeltà.  Il mondo non è ancora un posto sicuro per il genere femminile e/o per le fasce di popolazione  più  deboli. Non dovete avere paura di loro, ma per loro, con loro.

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[Fonte Wired.it]