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Il Nanotyrannus esisteva davvero e teneva addirittura testa al T. Rex

by | Nov 3, 2025 | Tecnologia


Ora possiamo dirlo: con ogni probabilità, il Nanotyrannus esisteva davvero. Un team di paleontologi ha infatti confermato che un piccolo scheletro rinvenuto nel Montana, negli Stati Uniti, e attribuito da diversi esperti a un giovane tirannosauro rex apparteneva a un dinosauro adulto di un genere a sé stante. Con questa scoperta, il team sostiene di aver risolto un annoso dibattito sul carnivoro preistorico. Stando alle loro conclusioni, in Nord America durante il tardo Cretaceo coesistevano almeno due grandi generi di predatori: Tyrannosaurus e Nanotyrannus.

L’ipotesi del Nanotyrannus circola in realtà da diversi decenni. Nel tempo, alcuni ricercatori hanno ritrovato fossili molto più piccoli rispetto ai quasi trenta scheletri relativamente completi di Tyrannosaurus rex. Per spiegare la differenza, hanno proposto due teorie: che si trattasse di esemplari giovanili di T. rex morti prima di raggiungere la maturità oppure che fossero i resti di predatori più piccoli e distinti, i Nanotyrannus appunto.

Un nuovo genere di dinosauro

La soluzione dell’enigma ha richiesto il superamento di diverse sfide tecniche. Innanzitutto, i paleontologi hanno dovuto definire chiaramente le caratteristiche di un T. rex adulto, per distinguerlo da un esemplare ancora in fase di crescita. Poi hanno dovuto dimostrare se le ossa più piccole di alcuni fossili appartenessero effettivamente a un dinosauro completamente sviluppato. E infine, trovare dati più completi sui presunti Nanotyrannus.

Queste tre condizioni sono state finalmente soddisfatte. Il team di ricercatori ha studiato il primo scheletro completo di un tirannosauro “in miniatura” della storia, ritrovato nel 2006. Dopo aver analizzato le ossa e l’anatomia generale dei fossili, gli esperti hanno confermato che l’esemplare aveva circa vent’anni al momento della morte e mostrava i tratti di un predatore maturo, dando al nuovo genere il nome di Nanotyrannus lethaeus.

Questo fossile non solo risolve il dibattito, ma ribalta decenni di ricerche sul T. rex“, ha dichiarato Lindsay Zanno, responsabile della paleontologia del North Carolina Museum of Natural Sciences e coautrice dello studio pubblicato su Nature.

Rivali del T. rex

I paleontologi sostengono che ora dovrebbero essere riconosciute due tipi di Nanotyrannus: il N. lethaeus, oggetto della recente ricerca, e il N. lancensis, a cui è attribuito un piccolo cranio rinvenuto nel 1946. Sebbene il T. rex fosse dominante in termini di dimensioni e forza, il Nanotyrannus rappresentava un notevole rivale per il dinosauro più famoso in assoluto, cacciando con maggiore velocità e agilità.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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