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venerdì, Feb 26

Il nuovo portale con i dati aperti della Pubblica Amministrazione

Da Punto-Informatico.it :

Favorire la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico: questo l’obiettivo perseguito da Agenzia per l’Italia Digitale che a tale scopo oggi annuncia il debutto online del nuovo portale contenente i dati aperti della Pubblica Amministrazione, raggiungibile all’indirizzo dati.gov.it.

data.gov.it con i dati aperti della Pubblica Amministrazione

Implementato un sistema di ricerca inedito che permette di trovare quanto voluto partendo da una chiave specifica.

È online il nuovo Portale dati.gov.it che offre un servizio di ricerca più efficace e variegato proponendo, tra le altre modalità, anche la ricerca basata sulle keyword. Tale metadato infatti può assumere, di volta in volta e a seconda delle circostanze, il ruolo di ulteriore elemento di aggregazione/raggruppamento di dataset, che si aggiunge alle note categorie tematiche, in funzione di esigenze specifiche sia delle amministrazioni che alimentano il catalogo sia di coloro che effettuano la ricerca di dataset.

Il portale dati.gov.it

AgID sottolinea inoltre l’importanza dell’integrazione del catalogo delle Basi di dati della PA ritenuto “particolarmente rilevante nell’ottica di favorire la condivisione dei dati tra Pubbliche Amministrazioni, per finalità istituzionali”. Era tra gli step previsti dal “Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2019-2021” al fine di dar vita a un unico punto di accesso ai due cataloghi (Basi di dati della PA e Catalogo dei dati aperti), assicurando al tempo stesso una reciproca indipendenza.

Il portale dati.gov.it

Nel suo intervento l’Agenzia sottolinea anche l’intervento apportato sull’interfaccia utente, anche ai fini dell’accessibilità, ma tal proposito dobbiamo segnalare come navigando da dispositivi mobile non ancora tutto sembra essere stato ottimizzato.

Il nuovo portale riveste infine un ruolo sempre più significativo in relazione agli obiettivi e ai risultati attesi contemplati anche dal Piano Triennale 2020-2022, in particolare per quanto riguarda la qualità dei metadati e l’andamento del numero di dataset aperti di tipo dinamico, così come definiti nel contesto della direttiva relativa all’apertura dei dati e al riutilizzo dell’informazione del settore pubblico (direttiva UE 2019/1024) in corso di recepimento nell’ordinamento nazionale.



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