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lunedì, Dic 09

Il nuovo primo ministro della Finlandia è una donna di 34 anni


E guida una coalizione di partiti con leader donne, quasi tutte della sua fascia d’età. Sanna Marin ha infranto ogni record di un paese già noto per la sua partecipazione femminile ai posti di potere

Sanna Marin (foto: VESA MOILANEN/Lehtikuva/AFP via Getty Images)

Sanna Marin, 34 anni, membro del Partito socialdemocratico al potere in Finlandia, sarà la più giovane prima ministra del mondo, oltre che del suo paese. Al momento alla guida del ministero dei Trasporti, prenderà il posto del dimissionario Antti Rinne che era in carica da giugno scorso, ma aveva perso l’appoggio dell’alleato centrista dopo pesanti critiche sulla gestione di uno sciopero relativo servizio postale di proprietà statale. Le elezioni dello scorso aprile erano state vinte proprio dai socialdemocratici, il più grande partito di centrosinistra in Finlandia.

I media locali riportano infatti che il parlamento approverà la nomina della giovanissima premier in breve tempo e che sarà proprio Marin a rappresentare la Finlandia al prossimo vertice europeo a Bruxelles del 12-13 dicembre. Ironia della sorte, proprio poche settimane prima che si chiuda la presidenza del Consiglio dell’Unione europea detenuta in questo semestre dai finlandesi. Anche per l’urgenza di questi appuntamenti è quindi altamente probabile che la sua nomina a prendere il posto Rinne venga approvata nelle prossime ore.

Una coalizione al femminile

Il governo di Marin comprende una coalizione di altri quattro partiti di centrosinistra che hanno come leader tutte donne: l’alleanza di sinistra è guidata da Li Anderson, 32 anni, la Lega verde da Maria Ohisalo, 34 anni, il partito di Centro da Katri Kulmuni, 32 anni, il partito popolare svedese di Finlandia di Anna-Maja Henriksson, 55 anni.

Abbiamo ancora molto lavoro da fare per ricostruire la fiducia”, ha detto Marin ai giornalisti dopo la nomina. “Non ho mai pensato alla mia età o al mio genere, penso alle ragioni per cui sono entrata in politica e alle cose per le quali abbiamo conquistato la fiducia dell’elettorato” ha aggiunto. Una volta in carica, Marin entrerà nel team dei più giovani primi ministri insieme a Jacinda Ardern 39 anni in Nuova Zelanda e Oleksiy Honcharuk, 35 anni, in Ucraina. Ma ne deterrà il primato.

Da dove viene Marin

Nata a Helsinki, nel 2012 è stata eletta – all’età di 27 anni – nel consiglio comunale di Tampere, la stessa città degli studi dove ha terminato un master in scienze amministrative nel 2017. Parallelamente Marin ha scalato i vertici del partito socialdemocratico, entrando in parlamento per la prima volta nel 2015 e diventando, a quattro anni di distanza, ministra dei Trasporti. Le sue idee appartengono all’ala più radicale del partito.

Molto vicina al tema della salvaguardia del clima, Marin ha fatto parte della commissione ambiente per quasi un anno, prima di diventare ministro. Con il suo incarico quindi ci potrebbe essere un’ulteriore svolta a sinistra con maggiore attenzione all’occupazione giovanile e alla crescita. In passato la stessa Marin aveva riscontrato la mancanza di questi temi nelle politiche socialdemocratiche, dichiarando simpatie per i verdi e la sinistra più radicale.

Il primato finlandese

La nuova squadra di governo a trazione femminile potrebbe sorprendere tutti, ma sorprenderà meno i finlandesi. In effetti la Finlandia fu il primo paese a eleggere 19 deputate già nel 1907. Un primato assoluto che fu seguito da quello di una prima donna dentro al governo neanche vent’anni dopo, nel 1926, come ministro degli Affari sociali. Traguardi davvero incredibili, se si pensa alle tradizioni politiche del tempo.

Col passare degli anni poi la presenza femminile è stata costante nel parlamento finlandese e alcune donne hanno ricoperto portafogli importanti. Un altro primato è avvenuto nel 2010 quando Mari Kiviniemi, del partito di Centro, è stata eletta primo ministro e ha raggiunto una delle due cariche più alte dello stato insieme a Tarja Kaarina Halonen, 67 anni, che era già da dieci anni presidente della repubblica. Fino a quel momento non si erano mai viste due donne a ricoprire contemporaneamente le due cariche più importanti.

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