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martedì, Mag 02

Il ‘Padrino dell’IA’ ha paura della tecnologia e lascia Google: ‘Così posso dire quello che penso’

da Hardware Upgrade :

Geoffrey Hinton uno dei tre pionieri del mondo dell’Intelligenza Artificiale premiati nel 2018 con il Turing Award, e ha fatto parlare di s in questi giorni per un’intervista con il New York Times. Qui ha espresso le sue preoccupazioni sui rischi legati all’IA, ed proprio per divulgare pi liberamente il proprio pensiero che Hinton ha di recente lasciato il suo ruolo in Google.



L’accademico ha annunciato le proprie dimensioni ad aprile, mentre lo scorso gioved ha avuto una discussione con Sundar Pichai di cui non sono stati rivelati ulteriori dettagli: “Mi consolo con la solita scusa: se non l’avessi fatto io qualcun altro lo avrebbe fatto. difficile capire come si possa impedire di utilizzare l’IA con finalit malevole a chi ha cattive intenzioni”, ha dichiarato il settantacinquenne, che ha lavorato per Big G per oltre un decennio.


Il “Padrino dell’IA” lascia Google per parlare liberamente sui suoi rischi


Google aveva ingaggiato Hinton dopo aver acquisito una sua societ insieme a due dei suoi studenti, uno dei quali ha poi ottenuto un ruolo rilevante in OpenAI. Il team aveva realizzato una rete neurale capace di identificare oggetti o animali comuni, come cani, gatti, fiori, allenata attraverso l’analisi di migliaia di foto. L’opera di Hinton stata di fondamentale importanza per progetti come ChatGPT e Google Bard, di cui si parla in maniera massiccia in questi ultimi mesi.

Hinton non aveva mai manifestato preoccupazioni sull’approccio di Google con la tecnologia, almeno fino al rilascio del nuovo Bing con la tecnologia di OpenAI. La strategia di Microsoft competere con il core business di Google, quello delle ricerche, all’interno di una battaglia che nessuno vuole perdere. Il risultato potrebbe essere un web pieno di un’accozzaglia di testi e immagini non veritieri, con l’utente finale che potrebbe non riuscire pi a distinguere “ci che vero” da ci che falso, ha dichiarato l’accademico.

La diffusione di fake news e contenuti falsi la preoccupazione pi immediata di Hinton, ma nel lungo termine l’IA potrebbe eliminare i lavori meccanici e forse addirittura l’utilit dell’umanit stessa dal momento in cui l’IA inizier a scrivere, migliorare ed eseguire da s il proprio codice:

“Poche persone credevano all’idea che questa roba potesse diventare pi intelligente delle persone”, ha dichiarato Hinton durante l’intervista. “Ma molte persone pensavano che questa realt fosse ancora lontana. Anche io pensavo avessimo ancora dai 30 ai 50 anni perch si verificasse questa cosa, ma adesso ovviamente non lo penso pi”.

Hinton ha poi sottolineato su un tweet di non aver lasciato Google affinch potesse criticare l’operato della societ, ma di essere uscito dall’azienda in modo da poter “parlare dei pericoli dell’IA liberamente senza considerare l’impatto delle parole su Google”. Google ha agito “in maniera molto responsabile”, secondo l’accademico, mentre intervenuto nella discussione per Google anche Jeff Dean che dichiarato che Google ha operato sull’IA con “un approccio responsabile”, continuando a “imparare e considerare i rischi” legati alla tecnologia, pur continuando a “innovare coraggiosamente” sulla stessa.

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