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venerdì, Feb 28

Il piano di “solidarietà digitale” del ministero dell’Innovazione per le zone in quarantena



Da Wired.it :

Il ministro Paola Pisano ha chiesto ai grandi nomi dell’industria digitale e tecnologica di agevolare il ritorno alla normalità di chi vive nella cosiddetta zona rossa del coronavirus: Amazon, Vodafone e Fastweb, tra le altre, si sono già messe a disposizione

(foto: Miguel Medina/Afp via Getty Images)

La ministra per l’innovazione Paola Pisano, ha lanciato una call to action rivolta a multinazionali, startup e Pmi per limitare i disagi di chi si trova bloccato nella cosiddetta zona rossa di quarantena per via della diffusione del nuovo coronavirus. L’obiettivo dell’iniziativa è offrire servizi tecnologici e digitali che possano migliorare la situazione delle persone che vivono nelle aree sottoposte a restrizioni, facilitando nel contempo il ritorno alla normalità delle loro vite. I soggetti che vogliono aderire all’iniziativa lanciata dalla ministra possono candidarsi (qui) e mettere a disposizione il proprio servizio per la popolazione e le autorità che ne hanno bisogno in Lombardia, Veneto e nelle altre regioni colpite. L’iniziativa chiede di definire anche “le modalità e tempistiche di applicazione” nei tre ambiti interessati: e-learning, telelavoro (grazie a connessioni e piattaforme dedicate allo smartworking), e prodotti culturali.

Secondo quanto si apprende oggi, a poche ore dal lancio, dodici aziende hanno già deciso di partecipare (si tratta di Amazon Prime, Cisco, Connexia, Eolo, Fastweb, Gruppo Gedi, Ibm, Microsoft, Mondadori, Vodafone, Weschool e Wind). Cisco, Connexia e Microsoft, nello specifico, hanno offerto soluzioni It a favore dello smart working e della video-connessione a distanza; Eolo, Fastweb, Vodafone e Wind offriranno giga di connessione gratuiti; il gruppo Gedi vuole invece regalare abbonamenti ai propri quotidiani in digitale; Amazon Prime offrirà l’accesso gratis ai suoi servizi di intrattenimento, e – per finire – Mondadori e-book, Ibm e Weschool metteranno a disposizione piattaforme per l’apprendimento e lo studio a distanza.

Ridurre l’impatto sociale ed economico di Covid-19 è, come detto, l’obiettivo dell’iniziativa, in nome di una solidarietà digitale che nasce da una visione secondo cui, spiega il ministero, “l’Italia è un solo grande Comune. E una situazione come questa ci riguarda tutti, nessuno escluso”.

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[Fonte Wired.it]