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mercoledì, Apr 19

Il POS come strumento per combattere l’evasione. Cosa dice il nuovo DEF del Governo

da Hardware Upgrade :

Non si placano ancora le proteste degli esercenti sulla questione POS. L’attuale Governo aveva infatti promesso di eliminare l’obbligo di pagamento con carte sotto una certa soglia (era stata fissata a 60 euro), ma è dovuto tornare sui suoi passi dopo le bacchettate sulle dita dell”Europa, che ha imposto di mantenere sia l’obbligo di pagamenti digitali, sia le sanzioni in caso di rifiuto di accettarli. Ora l’esecutivo sta cercando di trovare il modo di azzerare le commissioni sotto una certa soglia, o comunque di consentire agli esercenti di scaricare queste spese dalle tasse. Il 20 aprile ci sarà un incontro con gli operatori del settore dei pagamenti per cercare nuove soluzioni. 

Nel frattempo, però, c’è una notizia piuttosto interessante nascosta fra le righe del DEF: il POS potrebbe diventare uno strumento per la lotta all’evasione fiscale.

Cosa dice il Def sul POS?

Nel Def (Documento di economia e finanza) del 2023, consultabile a questo indirizzo, si torna a parlare del POS. Si ribadisce l’obbligo, già confermato a dicembre 2021, di consentire ai clienti di pagare tramite carte e app, ma soprattutto si sottolinea il fatto che da ora l’Ade potrà confrontare e correlare i dati delle fatture elettroniche e dei corrispettivi giornalieri. 

Novità che, come si legge sul documento, “consentiranno all’Agenzia delle entrate di utilizzare i dati delle fatture elettroniche e dei corrispettivi telematici trasmessi dagli esercenti attività di commercio al dettaglio incrociandoli con i dati dei POS. Eventuali discrepanze potranno essere utilizzate per sviluppare processi di analisi del rischio e predisporre lettere di compliance da inviare agli operatori, segnalando eventuali incoerenze. L’effetto di deterrenza potrà essere amplificato dall’aumento del numero delle operazioni commerciali regolate mediante transazioni elettroniche”.

In pratica, quello che succede è che ora l’Agenzia delle Entrate otterrà automaticamente da istituti bancari e intermediari finanziari i dati relativi ai pagamenti elettronici degli esercenti, informazioni che verranno incrociate con i corrispettivi telematici e le fatture elettroniche trasmessi dall’esercente stesso.
In caso di discrepanza ovviamente non ci sarà una sanzione automatica, ma scatterà una sorta di campanello di allarme, e l’AdE potrà procedere inviando una lettera di compliance tramite la quale verranno chiesti chiarimenti. Chi la riceve potrà regolarizzare la propria posizione, in caso di errori od omissioni, o portare prove di aver agito correttamente. 

In caso di mancata risposta, o se i documenti non dimostrino la correttezza delle operazioni, l’Agenzia potrà valutare se procedere con un accertamento. 

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