Il 29 ottobre 1969, 55 anni fa, l’universitario Charley Kline dell’Università della California ha tentato di inviare il testo “login” a un computer dello Stanford Research Institute tramite il primo collegamento su Arpanet, l’antenato dell’attuale Internet utilizzato dal ministero della Difesa degli Stati Uniti. Tuttavia, la rete è crollata dopo la digitazione della lettera “o”. Quindi, il professore Bill Duval all’Università di Stanford ha ricevuto solo le prime due lettere: “lo”.
Questo modesto “lo” è diventato il primo messaggio mai inviato su Internet dal team dell’Università della California, composto dal professore Leonard Kleinrock e dallo studente Charley Kline. Circa un’ora dopo, una volta ripreso il funzionamento della rete dopo il crash, il testo completo di “login” è stato finalmente inviato con successo.
Nel 1969, solo quattro università avevano computer collegati alla rete: Ucla, Stanford, University of California, Santa Barbara e l’Università dell’Utah. Arpanet collegava le università coinvolte nel programma Arpa del Dipartimento della Difesa per le tecnologie militari. Due anni dopo, nel 1971, è stata inviata la prima e-mail dal ricercatore del Mit, Ray Tomlinson. Mentre il World Wide Web, così come lo conosciamo oggi, è stato teoricamente concepito nel 1989 dall’informatico britannico Tim Berners-Lee al Cern di Ginevra e la prima pagina web è stata pubblicata nel 1991.
Se pensiamo all’enorme sviluppo di oggi, ci rendiamo conto che solo su WhatsApp, uno dei tanti mezzi di comunicazione disponibili, ci sono due miliardi di utenti che inviano 100 miliardi di messaggi ogni giorno. La tecnologia ha fatto passi da gigante negli ultimi decenni, portandoci a vivere in un mondo sempre più interconnesso e tecnologicamente avanzato.