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mercoledì, Ott 16

Il primo umanoide coperto di pelle artificiale


L’università tecnica di Monaco ha presentato il suo robot sensibile al tatto in ogni parte del corpo. Percepire il calore, la vicinanza e il movimento renderà le macchine sempre più sicure

Polpastrelli elettronici e pelle artificiale sono ormai al cuore della ricerca di molti gruppi di scienziati in tutto il mondo. Il sogno comune, in un tripudio di nuovi materiali e intelligenza artificiale, èreplicare nel modo più fedele possibile il senso del tatto. Ma è la prima volta che un robot dalle sembianze umane riceve in dotazione un involucro sensibile da cima a fondo. Succede all’università tecnica di Monaco, dove un team di ingegneri ha ricoperto per intero un umanoide con una pelle elettronica sensibile in ogni punto del corpo: di fatto un reticolo di celle dotate di percezione di calore, contatto e movimento.

Perché rendere capaci i robot di sentire? È presto detto: perché siano più consapevoli dell’ambiente che li circonda, più precisi e, di conseguenza, più sicuri e affidabili. Nel video che vi riportiamo, diffuso dai ricercatori al vertice del progetto, si vede da vicino il prototipo mentre muove i primi passi nella sua nuova dimensione. Strette di mano e abbracci compresi.

(Credit video: Technical University of Munich/Credit immagine: Astrid Eckert)

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