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martedì, Giu 23

Il primo videogame a essere adottato come “libro di testo” scolastico



Da Wired.it :

This War of Mine entra nelle scuole polacche come libro di testo consigliato. La prima volta per un videogioco. Ecco perché

Il videogioco This War of Mine sarà una lettura consigliata in tutte le scuole polacche. L’annuncio è arrivato qualche giorno fa, durante la visita del premier polacco Mateusz Morawiecki alla casa di produzione, la 11bit Studios di Varsavia. Come riportato da Polsat News, si tratta del primo videogioco al mondo a diventare un “libro di testo” consigliato sì, ma riservato ai soli studenti maggiorenni, visto il rating PEGI di questo titolo.

Chiunque abbia giocato a This War of Mine conosce lo spessore e il peso di questo survival-gestionale, uscito nel 2014 e subito diventato un classico del mondo videoludico mondiale. “Diversamente dalla maggior parte dei videogiochi con sparatorie, inseguimenti, macchine veloci e ancora sparatorie” – ha spiegato il premier Morawiecki – “in questo gioco ci sono molti momenti di riflessione, situazioni nelle quali dobbiamo metterci nei panni di una persona che deve sopravvivere a una guerra”.

Con questo titolo, infatti, il giocatore viene catapultato nella cruda realtà della guerra vissuta dalla parte dei civili. Non si parla di una guerra specifica, ma i nomi dei personaggi e le atmosfere rimandano chiaramente ai conflitti che negli anni ’90 hanno insanguinato i Balcani. Barricato in casa di giorno, costretto a rischiose sortite di notte: devi continuamente trovare cibo e riparo, facendo scelte difficili. Dare da mangiare ai soli adulti o a anche ai bambini? Curare i feriti o lasciarli morire? Derubare i più deboli per poter continuare a vivere? L’imperativo è resistere, le scelte da fare terribili. Fino al cessate il fuoco. Alcuni sopravvissuti riusciranno ad arrivare alla fine, ma saranno per sempre segnati dall’esperienza. Molto più spesso sarà il gioco a vincere: i sopravvissuti saranno sconfitti dalla fame o dal freddo, uccisi da predoni oppure semplicemente decideranno di farla finita.

This War of Mine insegna che la guerra è sempre un massacro orribile, dove non c’è luce, non c’è redenzione, solo violenza e vittime. Un insegnamento universale che la Polonia fa bene a trasmettere alle generazioni future. Nell’annuncio dato dal premier Morawiecki c’è anche una strategia di posizionamento nazionale, quando dichiara che “i videogiochi fanno parte del canone culturale polacco”. La Polonia, infatti, punta molto sullo sviluppo della sua industria videoludica per competere in Europa e nel mondo. Basti pensare a The Witcher, partito come fenomeno editoriale locale, diventato prima un’acclamata serie di videogiochi e poi una seguitissima serie tv Netflix. Dietro al videogioco di The Witcher c’è un’altra casa di produzione polacca: la CD Project Red.

La CD Project Red è diventata ad aprile l’azienda di maggior valore tra quelle quotate nella Borsa di Varsavia (GPW) superando la principale banca polacca (PEKAO), per poi frantumare un altro record a maggio, posizionandosi come la videogame factory di maggior valore in Europa, superando con più di 8 miliardi di euro la francese Ubisoft.

La storia dell’ingresso in aula di This War of Mine punta anche il riflettore sui serious game, cioè videogiochi sviluppati per insegnare qualcosa di utile nella vita reale. Possono essere concetti matematici, approfondimenti storici o di attualità: tutti collegati dal filo rosso della gamificazione a scopo formativo. L’idea è che il divertimento aiuti l’apprendimento. Anche in Italia la tendenza si va diffondendo e l’esperienza della scuola a distanza durante la quarantena potrebbe accelerare le cose. Molto interessante su questo tema un recente approfondimento di Save The Children, che racconta alcuni dei serious game online più interessanti e disponibili anche in italiano. Per esempio, Venti Mesi, una serie di storie interattive sulla Resistenza e la Liberazione dal nazifascismo narrazioni ispirate a fatti realmente accaduti a Sesto San Giovanni e dintorni durante la Seconda guerra mondiale. E ancora il toccante Se mi ami non morire, che racconta la storia di Nour, una giovane migrante siriana che intraprende un pericoloso viaggio verso la salvezza aiutata dal marito Majd.

L’elenco completo stilato da Save The Children lo trovate qui, perché giocare è anche una cosa molta seria.

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[Fonte Wired.it]