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mercoledì, Mar 18

Il regista di Parasite dice di voler girare un musical (circa)



Da Wired.it :

Dopo aver sbancato gli scorsi Oscar, il coreano Bong Joon-ho è già al lavoro su due nuove sceneggiature. Ma, nel frattempo, accarezza il sogno di girare (o meglio sovvertire) un film musicale

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(Foto: Getty Images)

Questo pare essere decisamente il suo momento: il regista coreano Bong Joon-ho, non pago di aver sbancato l’ultima edizione degli Oscar con la sua pellicola più recente, Parasite, si sta ora muovendo su nuovi progetti, dato che di solito i vincitori degli Academy Awards sono usualmente subissati di richieste. Il più imminente e ambizioso è la realizzazione di una serie tv tratta da quello stesso film: a produrla sarà Hbo e il regista la svilupperà assieme ad Adam McKay, regista e sceneggiatore di film come Vice e La grande scommessa. Ma Bong Joon-ho ha ovviamente in mente altri film.

Mesi fa, in alcune sue dichiarazioni al magazine americano Variety, aveva fatto sapere di essere al lavoro su due idee differenti: “Sto preparando due progetti diversi, uno in coreano e uno in inglese. Entrambi sono di piccola scala, come Parasite o Mother”, ha detto Bong Joon-ho. “Il film coreano è ambientato a Seoul e ha come elementi distintivi l’horror e l’azione. Quello inglese è un dramma basato su un evento realmente accaduto nel 2016”. Nessun altro dettaglio è finora trapelato e, come ha precisato lo stesso regista, finché non saranno terminati gli script è difficile dire se i progetti vedranno realmente la luce in questa forma. Ma c’è un’altra possibilità in vista per la sua carriera.

In una recente intervista alla rivista Empire, infatti, Bong Joon-ho ha aggiunto un altro sogno nel cassetto alle ipotesi lavorative: “Vorrei fare un musical. I personaggi inizierebbero a cantare per poi pensare ‘Oh dio no, è troppo smielato’, e si fermerebbero all’improvviso”, ha dichiarato il regista, dunque immaginando la sua personale interpretazione del genere: “Ci sono film musicali magnifici come Cantando sotto la pioggia, ma quando li vedo mi sento in imbarazzo e inizio ad arrossire”. Probabile, dunque, che il filmmaker abbia già in mente una sua particolare rivisitazione: “Il mio sarebbe… differente”.

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[Fonte Wired.it]