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mercoledì, Apr 26

Il Regno Unito blocca l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft

da Hardware Upgrade :

La CMA (Competition and Markets Authority), l’Antitrust britannica, ha bloccato l’accordo l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. L’operazione da 68,7 miliardi di dollari è stata fermata dopo mesi di indagini che hanno portato a una concludere che l’intesa potrebbe “alterare il futuro del mercato in rapida crescita del cloud gaming, portando a una minore innovazione e scelta per i giocatori del Regno Unito negli anni a venire“.

Secondo la CMA, le soluzioni proposte da Microsoft non hanno risposto efficacemente alle preoccupazioni circa lo sviluppo futuro del cloud gaming. “Microsoft ha una posizione di forza nei servizi di cloud gaming e le prove a disposizione della CMA hanno dimostrato che Microsoft troverebbe commercialmente vantaggioso rendere i giochi di Activision esclusivi per il proprio servizio di cloud gaming“, si legge in un passaggio.

La casa di Redmond, inoltre, “rappresenta già circa il 60-70% dei servizi globali di cloud gaming e ha altri importanti punti di forza nel settore perché possiede Xbox, il principale sistema operativo per PC (Windows) e un’infrastruttura globale di cloud computing (Azure e Xbox Cloud Gaming)“.

L’accordo rafforzerebbe il vantaggio di Microsoft sul mercato conferendole il controllo su importanti contenuti come Call of Duty, Overwatch e World of Warcraft. Le prove a disposizione della CMA indicano che, in assenza della fusione, Activision inizierebbe a fornire giochi tramite piattaforme cloud nel prossimo futuro“.

La CMA afferma che il mercato del cloud gaming britannico sta crescendo velocemente, con un numero di utenti attivi più che triplicato tra l’inizio del 2021 e la fine del 2022. Si prevede un giro d’affari di 11 miliardi di sterline nel mondo e 1 miliardi di sterline nel Regno Unito entro il 2026. “Consentire a Microsoft di assumere una posizione così forte nel mercato del cloud gaming proprio mentre inizia a crescere rapidamente rischierebbe di minare l’innovazione che è cruciale per lo sviluppo di queste opportunità“.

I rimedi proposti da Microsoft, come i molti accordi decennali annunciati nel corso degli ultimi mesi, tra cui quelli con NVIDIA per GeForce NOW e Nintendo, non hanno convinto la CMA per le seguenti ragioni:

  • Non coprono sufficientemente i diversi modelli di business dei servizi di cloud gaming, compresi i servizi di abbonamento multigioco.
  • Non sono sufficientemente aperti ai fornitori che desiderassero offrire versioni di giochi su sistemi operativi per PC diversi da Windows.
  • Standardizzerebbero i termini e le condizioni in base ai quali i giochi sono disponibili, anziché essere determinati dal dinamismo e dalla creatività della concorrenza nel mercato, come ci si aspetterebbe in assenza della fusione.

Dato che il rimedio si applica solo a un insieme definito di giochi Activision, che possono essere riprodotti in streaming solo in un insieme definito di servizi di cloud gaming, a condizione che vengano acquistati in un insieme circoscritto di negozi online, esistono rischi significativi di disaccordo e conflitto tra Microsoft e fornitori di servizi di cloud gaming, in particolare per un periodo di dieci anni in un mercato in rapida evoluzione“.

Accettare il rimedio di Microsoft richiederebbe inevitabilmente un certo grado di supervisione normativa da parte della CMA. Al contrario, impedire la fusione consentirebbe effettivamente alle forze di mercato di continuare a operare e modellare lo sviluppo del cloud gaming senza questo intervento normativo“, spiega l’Antitrust britannica.

La CMA ha inoltre valutato “se il vantaggio di avere i contenuti di Activision disponibili su Game Pass superasse il danno che la fusione avrebbe causato alla concorrenza nel cloud gaming nel Regno Unito”, concludendo che sebbene vantaggiosa per alcuni clienti ma dannosa in termini complessivi per la concorrenza. “In particolare, dato l’incentivo per Microsoft ad aumentare il costo dell’abbonamento Game Pass post-fusione per riflettere l’aggiunta dei preziosi giochi di Activision“, sottolinea la CMA.

Microsoft presenterà ricorso contro la decisione, ma è un duro colpo al suo piano di acquisire la casa madre di Call of Duty e altri grandi titoli. “Rimaniamo pienamente impegnati in questa acquisizione e faremo appello“, ha dichiarato il presidente di Microsoft Brad Smith.

La decisione della CMA rigetta un percorso pragmatico per affrontare i problemi di concorrenza e scoraggia l’innovazione tecnologica e gli investimenti nel Regno Unito. Abbiamo già firmato contratti per rendere disponibili i famosi giochi di Activision Blizzard su 150 milioni di dispositivi in ​​più e rimaniamo impegnati a rafforzare questi accordi attraverso rimedi normativi. Siamo particolarmente delusi dal fatto che, dopo lunghe discussioni, questa decisione sembri riflettere una comprensione errata di questo mercato e del modo in cui funziona effettivamente la relativa tecnologia cloud“.

Microsoft aveva pianificato di chiudere l’accordo con Activision Blizzard entro il 18 luglio e ora sarà costretta a negoziare un’estensione dell’intesa. Se in appello non arriverà un ribaltone della decisione o altri enti Antitrust dovessero dare parere negativo, la casa di Redmond dovrà versare ad Activision Blizzard 3 miliardi di dollari per la rottura dell’accordo.

I regolatori in Arabia Saudita, Brasile, Cile, Serbia, Giappone e Sud Africa hanno tutti approvato l’accordo. Si attende la Commissione europea entro il 22 maggio, anche se Reuters riferiva indiscrezioni sul buon esito delle indagini. Microsoft deve anche affrontare la FTC statunitense, la quale ha intentato una causa per bloccare l’acquisizione di Activision Blizzard.

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