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martedì, Nov 07

Il riscaldamento globale sta accelerando



Da Wired.it :

Il riscaldamento globale sta accelerando a un ritmo più elevato di quanto previsto e le attuali misure di mitigazione e controllo del clima sono ben lontane dal risolvere il problema. Questa è la conclusione a cui è giunto uno studio di James Hansen, lo scienziato che per primo ha segnalato la crisi climatica nel 1980.

Utilizzando dati paleoclimatici, modelli climatici e dati satellitari Hansen e un gruppo di scienziati hanno concluso che il pianeta è estremamente sensibile alle cause del riscaldamento globale, la cui sottovalutazione porterà a un aumento delle temperature medie globali superiore al limite di 1,5°C entro il 2030. All’attuale tasso di inquinamento, la Terra raggiungerà i 2°C ben prima del 2050. Scongiurare lo sforamento di questa soglia è stato l’obiettivo principale dell’Accordo di Parigi, firmato il 12 dicembre 2015.

Clima

Uno studio internazionale ha previsto le variazioni delle varie aree climatiche del nostro pianeta, che avranno serie implicazioni su biodiversità ed ecosistemi

La temperatura della Terra è direttamente correlata alla quantità di anidride carbonica (CO2) presente nell’atmosfera. Dal 1979 si calcola che un raddoppio della CO2 provocherebbe un aumento del riscaldamento globale compreso tra gli 1,5 e i 4,5° C. Ora però lo studio di Hansen rivaluta la sensibilità climatica – ovvero il parametro che misura il riscaldamento del pianeta in risposta al raddoppio delle concentrazioni di CO2 – e stima che la temperatura terrestre raggiungerebbe almeno i 4,8°C.

La nuova ricerca fornisce un’analisi dettagliata sullo stato attuale del cambiamento climatico. Nessuna delle misure adottate finora dai governi si è rivelata sufficiente e la crisi ricadrà sulle generazioni future. Tra i principali fattori analizzati dallo studio ci sono la diminuzione degli aerosol nell’atmosfera, lo scioglimento dei poli e il riscaldamento dei mari.

Abbiamo scoperto che il clima della Terra è molto sensibile – più sensibile rispetto alla alla migliore stima dell’Intergovernmental panel on climate change – il che implica che ci sono molti cambiamenti in corso. Sono necessarie azioni straordinarie per ridurre il forzante radiativo netto indotto dall’uomo; il riscaldamento globale deve essere ridotto e devono essere evitate conseguenze altamente indesiderabili per l’umanità e la natura“, si legge nel riassunto dello studio.

Per tornare alle temperature globali dell’Olocene, l’epoca precedente al periodo industriale, la ricerca propone l’attuazione immediata delle seguenti azioni:

  1. Un aumento globale del prezzo delle emissioni di gas serra, accompagnato dallo sviluppo di energia pulita abbondante e accessibile.
  2. Cooperazione tra Est e Ovest del mondo finalizzata a soddisfare le esigenze dei paesi in via di sviluppo.
  3. Intervento sullo squilibrio energetico della Terra.

Recentemente un altro studio realizzato da 15mila scienziati ha rivelato che 20 dei 35 indicatori vitali della Terra hanno ormai raggiunti livelli estremi. La scoperta sottolinea come le condizioni climatiche e ambientali in tutto il mondo rappresentano un pericolo le persone e mettono in discussione la sopravvivenza degli ecosistemi sul pianeta.

Nel luglio 2023, António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha dichiarato che l’era del riscaldamento globale è finita e che la Terra è entrata in un periodo di “ebollizione globale, sottolineando come la crisi ambientale ha raggiunto un punto critico in grado di causare eventi climatici estremi.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired en español.



[Fonte Wired.it]