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martedì, Mar 14

Il telescopio spaziale James Webb cattura un’immagine della stella Wolf-Rayet WR 124

da Hardware Upgrade :

Qualche giorno fa abbiamo scritto in merito al telescopio spaziale James Webb e alle nuove immagini dell’ammasso di galassie RX J2129 o ancora prima delle galassie decisamente lontane e anziane che potrebbero cambiare come abbiamo pensato fino a oggi la storia dell’Universo. Ancora prima, grazie alle potenzialità di questo strumento scientifico, abbiamo potuto vedere le zone periferiche dell’ammasso globulare Messier 92.

In queste ore invece si torna a parlare di una tipologia particolare di stelle, quelle di Wolf-Rayet. A ottobre 2022 (e nelle settimane precedenti) erano emerse le immagini, prima “grezze” e poi migliorate della stella WR 140. Questa volta invece l’obiettivo è stato puntato sulla stella Wolf-Rayet WR 124 mostrandone la particolare struttura e colorazione dovuta ai filtri impiegati e all’elaborazione successiva. Questo è quello che sappiamo.

Il telescopio spaziale James Webb e la stella Wolf-Rayet WR 124

Innanzitutto bisogna precisare che le immagini e relativi dati risalgono non agli ultimi giorni o settimane ma piuttosto a un periodo compreso tra il 2 e il 10 giugno 2022 all’interno della campagna osservativa Webb Early Release Observations e in particolare dalla proposta numero 2730. La stella Wolf-Rayet WR 124 si trova a 15 mila anni luce dalla Terra nella costellazione del Sagittario l’immagine riprende una zona ampia circa 10 anni luce o 2,2 arcominuti.

Click sull’immagine per ingrandire (NIRCam + MIRI)

In particolare il telescopio spaziale James Webb ha ripreso questa Wolf-Rayet in quanto si tratta di una tipologia non troppo comune di stella che si trova in uno stato che precede l’esplosione in supernova. La stella brilla nell’infrarosso e mette in risalto la zona circostante di polvere e gas. La stella WR 124 ha una massa di circa 30 masse solari ma ha già disperso nell’ambiente circostante circa 10 masse solari tra gas e polveri.

Come nel caso di WR 140, anche per WR 124 ci sono delle espulsioni di materiale a distanze di tempo quasi regolare che creano dei disegni spettacolari evidenziabili dal JWST. L’ESA ricorda che se si tratta della parte finale della vita di una stella, in realtà potrebbe segnare un nuovo inizio per altri oggetti cosmici. Infatti la polvere è composta da elementi pesanti che possono formare poi molecole complesse e infine la vita nell’Universo.

jwst

Click sull’immagine per ingrandire (solo MIRI)

Gli scienziati hanno utilizzato il telescopio spaziale James Webb sia NIRCam (Near-Infrared Camera) che MIRI (Mid-Infrared Instrument) per raccogliere molti dati e nuove immagini. In particolare MIRI permette una rilevazione dettagliata della struttura della polvere che circonda la stella. Questi dati serviranno per capire quanto la polvere espulsa dalle stelle Wolf-Rayet contribuisca alla formazione planetaria e non solo.

Per permettere di avere una migliore risoluzione e una grande quantità di dati sono stati impiegati diversi filtri per i due strumenti di telescopio spaziale James Webb. Nel caso di NIRCam sono stati impiegati F090W (900 nm, ottico), F150W (1,5 μm) , F210M (2,1 μm) , F335M (3,35 μm) , F444W (4,44 μm) e F470N (4,7 μm) mentre per MIRI F770W (7,7 μm) , F1130W (11 μm) , F1280W (12 μm) e F1800 (18 μm). In particolare alcuni di questi filtri sono pensati per rilevare gli idrocarburi policiclici aromatici mentre un altro il metano, un altro i silicati e un altro ancora l’idrogeno molecolare.

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