Seleziona una pagina
domenica, Feb 26

Il telescopio spaziale James Webb e le galassie grandi e anziane ai limiti dell’Universo

da Hardware Upgrade :

Negli scorsi giorni abbiamo scritto delle nuove immagini rilasciate dal telescopio spaziale James Webb che riguardavano l’ammasso globulare Messier 92 (M92) oppure delle galassie a spirale NGC 1365, NGC 1433 e NGC 7496. Come abbiamo sottolineato più volte, queste immagini sono apprezzabili anche da chi non segue il mondo dell’astronomia in quanto decisamente spettacolari e suggestive (ovviamente con ritorni scientifici importanti). Ma non sempre è così.

I dati del JWST possono portare anche ad avere immagini meno belle ed evocative esteticamente ma altrettanto importanti. Una delle notizie che ha “fatto il giro del Web” riguarda in particolare uno studio (ancora in fase di editing finale) pubblicato su Nature che tratta alcune galassie particolarmente grandi e massive ma anche molto anziane e che potrebbero cambiare, almeno in parte, come abbiamo “immaginato” l’evoluzione dell’Universo primordiale. Come sempre, quando si tratta di ipotesi così importanti e “sconvolgenti” bisognerà aspettare nuove analisi e ulteriori dati prima di cambiare completamente delle teorie.

Il telescopio spaziale James Webb e le galassie massive all’origine dell’Universo

Non è la prima volta che i dati del JWST vengono associati a questo genere di scoperte e ipotesi. Del resto la capacità di “vedere” nell’infrarosso meglio degli altri strumenti scientifici a nostra disposizione consente di raccogliere maggiori quantità di dati relativi a oggetti celesti con redshift (spostamento verso il rosso) elevati e quindi di scavare nelle fasi iniziali dell’Universo.

jwst

Click sull’immagine per ingrandire

Lo studio è disponibile su Nature e ha come titolo “A population of red candidate massive galaxies ~600 Myr after the Big Bang”. Come sottolineato dagli scienziati, quello che è stato scoperto nei dati raccolti dal telescopio spaziale James Webb sono galassie da circa 10 miliardi di masse solari che esisterebbero meno di un miliardo di anni dopo il Big Bang (in tempi astronomici, è poco) è un fatto inusuale.

In particolare ci si è concentrati su sei galassie con queste caratteristiche grazie ai dati del Cosmic Evolution Early Release Science (CEERS) del JWST. Di queste, cinque avrebbero massa di circa 10 miliardi di masse solari mentre una addirittura di 100 miliardi di masse solari. Il tutto con un redshift compreso tra 7,4 e 9 e risalenti quindi a un periodo compreso tra i 500 milioni di anni e i 700 milioni di anni dopo il Big Bang.

jwst

Rispetto ad altri telescopi (Hubble, Spitzer) l’utilizzo del filtro F410M di NIRCam permette di avere una maggiore risoluzione. La galassia più massiva nel neo-gruppo è quella chiamata 38094 che avrebbe 100 miliardi di masse solari e un redshift di 7,5. Sorprendentemente, questa galassia, pur essendo ipoteticamente molto anziana sarebbe più massiva della Via Lattea attuale. Vicino a 38094 ci sarebbero poi altre due galassie che potrebbero formare un gruppo. In generale per tutti questi dati bisognerà aspettare la conferma spettroscopica.

jwst

Come riportato nello studio “se il redshift e le masse sono corretti, allora la densità della massa nelle galassie più massicce supererebbe la densità della massa totale precedentemente stimata”. Se i dati venissero confermati (e devono ancora esserlo) ci sarebbe un problema con il modello Lambda-CDM cosmologico. Gli scienziati ipotizzano che ci possa anche essere una sottostima di tutte le altre masse modificando quindi come queste galassie si inseriscono all’interno del panorama dell’Universo a quell’età. In generale si pensa che potrebbe esserci più di un’influenza tra dati che potrebbero essere stati esagerati a causa di alcune alterazioni nella rilevazione.

Un aiuto potrebbe arrivare da NIRSpec del telescopio spaziale James Webb. In questo caso si potrà misurare il redshift in maniera più precisa e quindi avere una migliore interpretazione dei dati raccolti. Nulla è ancora stato chiarito in maniera definitiva ma serviranno sicuramente nuove informazioni per qualcosa che sarebbe decisamente interessante.

Source link