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domenica, Mar 05

Il telescopio spaziale James Webb e l’immagine dell’ammasso di galassie RX J2129

da Hardware Upgrade :

Si torna a scrivere del telescopio spaziale James Webb dopo i risultati ottenuti osservando galassie molto lontane (e “stranamente” molto massive) oppure l’ammasso globulare Messier 92 (M92). Il JWST continua l’osservazione dell’Universo e una delle ultime immagini rilasciate riguarda l’ammasso di galassie RX J2129. Nell’immagine c’è una particolarità, ossia la presenza di una lente gravitazionale che ingrandisce e moltiplica oggetti ancora più distanti che si trovano dietro l’ammasso.

Il lensing gravitazionale è molto utile per gli scienziati per osservare oggetti distanti e molto deboli che si troverebbero nascosti alla vista degli strumenti scientifici. Chiaramente questo genere di osservazioni ha alcuni limiti come la distorsione provocata dall’oggetto massivo che si frappone fra osservatore e sorgente. Nonostante tutto si tratta di un mezzo assolutamente straordinario che ha già “regalato” in passato dettagli notevoli. Nel caso dell’ammasso di galassie RX J2129 questi sono stati i risultati.

Il telescopio spaziale James Webb e l’ammasso RX J2129

L’ammasso di galassie RX J2129 si trova a 3,2 miliardi di anni luce dalla Terra nella costellazione dell’Acquario. Per quanto lontano, ci sono ovviamente oggetti celesti ancora più distanti che si trovano dietro (dal nostro punto di vista) rispetto a questo insieme di galassie decisamente massivo, con così tanta massa da “piegare” il tessuto spazio-temporale creando effetti che possono essere rilevati.

JWST webb

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Una galassia che si trova dietro l’ammasso è stata riprodotta tre volte e distorta proprio a causa del lensing gravitazionale. Ancora più interessante è che questa galassia lontana ha al suo interno una supernova osservabile anche in condizioni di questo tipo.

La rilevazione iniziale era avvenuta grazie al telescopio spaziale Hubble e con il telescopio spaziale James Webb sono arrivati nuovi dati. Secondo quanto riportato la supernova sarebbe di tipo Ia che sono considerate delle “candele standard” dalle quali grazie luminosità può essere dedotta la loro distanza dal nostro Pianeta.

jwst webb

Sempre per via delle caratteristiche note di questo genere di supernove è possibile capire quanto le galassie dell’ammasso RX J2129 stiano ingrandendo gli oggetti sullo sfondo e quanto potrebbero apparire più luminosi, compresa la galassia che ospita proprio quella supernova.

Per le rilevazioni è stato impiegato lo strumento NIRCam (Near-InfraRed Camera) che osserva nel vicino infrarosso e NIRSpec per la spettroscopia. In particolare gli scienziati che hanno impiegato il telescopio spaziale James Webb per questa osservazione e i risultati verranno rilasciati in un nuovo studio (o più studi) nei prossimi mesi. In particolare sono state rilevate le lunghezze d’onda di 1,15 μm, 1,5 μm, 2,0 μm, 2,77 μm, 3,56 μm e 4,44 μm alle quali sono stati assegnati i colori blu, verde e rosso (a coppie).

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