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martedì, Mag 02

Il telescopio spaziale James Webb potrebbe aver trovato acqua nell’atmosfera dell’esopianeta GJ 486 b

da Hardware Upgrade :

Il telescopio spaziale James Webb permette una flessibilità di impiego, attraverso i suoi strumenti, che gli consentono di osservare galassie come Arp 220, supernove come Cassiopeia A ma anche oggetti celesti all’interno del Sistema Solare come Urano. Il JWST però può essere sfruttato anche per cercare e analizzare esopianeti lontani. Lo abbiamo visto con TRAPPIST-1 b (dove è stata rilevata la temperatura) oppure con l’osservazione diretta di HIP 65426 b.

L’ultima novità riguarda invece l’esopianeta GJ 486 b che è stato osservato dal telescopio spaziale per determinarne parte delle caratteristiche. Quello che sembra interessante è che nella sua atmosfera potrebbe essere presente acqua sotto forma di vapore. Si tratterebbe di una notizia molto interessante perché, pur non essendo abitabile a causa delle sue caratteristiche, permetterebbe comunque di categorizzarlo e imparare nuove informazioni. Questo è quello che sappiamo.

Il telescopio spaziale James Webb e l’esopianeta GJ 486 b

Secondo quanto riportato da ESA, NASA e CSA, le analisi preliminari di GJ 486 b potrebbero aver scoperto acqua allo stato gassoso (vapore) nella sua atmosfera. Questo esopianeta di tipo roccioso si trova relativamente vicino alla Terra, a 26 anni luce di distanza, nella costellazione della Vergine. Questo pianeta avrebbe una dimensione il 30% superiore alla Terra e una massa tre volte superiore e una gravità più forte, orbitando intorno alla sua stella in 1,5 giorni.

Secondo i dati raccolti dagli scienziati grazie al telescopio spaziale James Webb sarebbe stata trovata dell’acqua nella sua atmosfera, cosa precedentemente non nota. Gli stessi scienziati però avvertono che ci vorranno ulteriori misurazioni perché potrebbe trattarsi di un errore e quindi per avere caratteristiche più precise bisognerà attendere ancora nuove osservazioni.

esopianeta

Bisogno inoltre considerare che la temperatura superficiale di GJ 486 b sarebbe pari a 430°C ed è troppo vicino alla sua stella per essere nella zona di abitabilità. I dati per quanto riguarda l’acqua sono arrivati grazie allo spettrografo NIRSpec.

Non solo la presenza di acqua (vapore) sarebbe interessante, ma anche il fatto di avere un’atmosfera. Viste le distanze orbitali in gioco sembra difficile che questo possa accadere, ma non impossibile.

Tra le possibilità di errore c’è anche quella dove il vapore d’acqua si troverebbe sulla stella (macchie stellari della nana rossa), in zone particolarmente fredde e non sul pianeta. L’osservazione di quest’ultimo è stata fatta con la rilevazione del transito proprio davanti alla stella e quindi i dati potrebbero essersi “confusi”.

Per cercare di capire se l’acqua è presente sulle macchie stellari della nana rossa o se effettivamente nella superficie del pianeta (magari espulsa dai vulcani) sarà impiegato MIRI, lo strumento nel medio infrarosso, per la zona illuminata mentre NIRISS potrebbe essere di ulteriore aiuto per dipanare il mistero.

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