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lunedì, Set 14

Il tipico odore di “auto nuova” potrebbe scomparire per legge



Da Wired.it :

Nuove regole costringeranno i costruttori di auto a impiegare materiali che non sprigionino nell’abitacolo sostanze organiche volatili

Audi S4 2016

Il processo di costruzione dell’auto deve essere sostenibile e a basso impatto in tutte le fasi. Questo cambio di paradigma ha comportato l’utilizzo di materiali riciclati a basso impatto, che vengono impiegati anche per gli interni. Gli esempi sono tanti  la Tesla per la selleria delle sue auto ha deciso di utilizzare solo pellame sintetico, la Fiat nelle mild hybrid 500, Y e Panda ha utilizzato dei sedili in tessuto ricavato da plastiche riciclate e recuperate negli oceani. Nonostante però tutte queste accortezze c’è una cosa che stenta a cambiare: il caratteristico odore di nuovo che si avverte in autosalone quando si entra per la prima volta all’interno di un’auto. Ma anche questo vecchio baluardo è destinato a cedere il passo.

A lanciare l’indiscrezione è la rivista inglese Autocar secondo la quale nuove normative europee andranno a ridefinire la tipologia di materiali utilizzati per gli interni delle vetture, sostituendo gli attuali con altri inodori. L’aria che si respira all’interno dell’abitacolo deve quindi diventare più sana perché l’impiego di materiali come colla, plastiche e pellami emette composti organici volatili come acetaldeide, acroleina, benzene, etilbenzene, formaldeide, stirene, toluene e xilene, che sprigionano odori in grado di provocare addirittura reazioni allergiche. Inoltre l’esposizione a queste sostanze non è destinata a scomparire nel tempo ma, al contrario, potrebbe aumentare, a seconda delle temperature esterne a cui viene esposta l’auto. A confermarlo è la società Emissions Analytics, che effettua questo tipo di test.

Un sondaggio del 2005 condotto dal Ministero del Territorio e delle Infrastrutture e dei Trasporti della Corea del Sud ha rilevato che su 800 nuovi acquirenti di auto il 51,5% ha provato una sgradevole sensazione dovuta all’esposizione di odori trasmessi dall’auto nuova. Ecco perché il Paese, nel 2007, è arrivato a stabilire nuovi standard locali per i VOC (volatile organic compounds), ossia per i composti organici volatili.

A quanto pare l’odore di nuovo, che per molti acquirenti nostrani di auto era quantomeno caratteristico, è mal sopportato dal grande pubblico. Secondo la società di analisi JD Power l’odore degli interni è tra gli aspetti più frequentemente criticati dagli acquirenti cinesi, tanto che la Cina nel 2012 ha introdotto delle nuove linee guida per la valutazione della qualità dell’aria delle autovetture.

Ma la questione riguarderà anche i produttori di auto del vecchio continente, poiché le nuove linee guida dell’United Nations Economic Commission for Europe (UNECE) per i veicoli di classe M1 (auto per il trasporto fino a otto passeggeri), che diventeranno obbligatorie a partire da luglio 2021, costringeranno i costruttori a sostituire gli attuali materiali con altri che non sprigionano alcun odore.

Tutto questo obbligherà tutti i fornitori che operano nel settore automotive a sottoporre a test campioni di moquette, pelle e tessuti così da essere in grado di dimostrare che siano in grado di soddisfare i nuovi regolamenti. Inoltre, gli stessi produttori di tessuti devono sincerarsi che tutti questi materiali rispettino i limiti anche quando utilizzati in modo congiunto.

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[Fonte Wired.it]