Da Wired.it :
Anche la Chiesa cattolica è a favore di un’etica sempre più stringente nei sistemi di Ia. Cosa c’è nella carta messa a punto dalla Pontificia Accademia per la Vita, in collaborazione con Ibm e Microsoft
È stata firmata la Rome Call for AI Ethics, una dichiarazione intenti che vede la collaborazione dei funzionari di Città del Vaticano con due partner tecnologici di primo livello: Microsoft e Ibm. In particolare, era stato lo stesso Papa Francesco a chiedere alla Pontificia Accademia per la Vita, che si è occupata in prima linea di stilare la carta, lo sviluppo di una riflessione sul versante delle nuove tecnologie. Gli algoritmi – seguendo i principi stilati nella carta – dovranno includere valori etici per un “rinascimento collettivo”, sostiene la Santa Sede. L’iniziativa arriva in un contesto internazionale dove sia gli Stati Uniti che l’Unione Europea stanno facendo passi avanti sulle regole da applicare all’intelligenza artificiale, e il piccolo stato ecclesiastico probabilmente non vuol essere da meno.
L’incontro sull’intelligenza artificiale ha visto la presentazione del documento proprio durante una tavola rotonda sul tema. Il confronto è stato moderato dal presidente della Pontificia Accademia per la Vita, monsignor Vincenzo Paglia, e ha visto la partecipazione del vicepresidente di Ibm John Kelly III, del presidente di Microsoft Brad Smith, del presidente del Parlamento europeo David Sassoli, e del direttore generale della Fao Dongyu Qu. A firmare la è intervenuta anche la ministra dell’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano. Come riporta Reuters, non è ancora chiaro se altri big tech possano unirsi in futuro allo sforzo.
La firma della @call_rome: from left: @FAODG @BradSmi @monspaglia @IBM John Kelly III, @PaolaPisano_Min pic.twitter.com/RUBVLaAhHP
— Pontifical Academy Life (@PontAcadLife) February 28, 2020
La carta sostiene che la tecnologia dovrebbe rispettare la privacy, funzionare in modo affidabile e senza distorsioni, considerare “i bisogni di tutti gli esseri umani” e operare in modo trasparente – un aspetto, quest’ultimo, oggetto di ricerca, in quanto le decisioni dei sistemi di intelligenza artificiale sono spesso di difficile interpretazione. Una parte del documento è invece riservata all’uso dell’Ia da parte delle aziende – si pensi alle risorse umane – o dalle istituzioni, dove è emblematico (e molto discusso) il caso dell’utilizzo del riconoscimento facciale. Si tratta di contesti che hanno suscitato la preoccupazione personale del pontefice, che ha spinto per questa iniziativa e che avrebbe dovuto visionare la carta dopo la conferenza (ma l’incontro è stato annullato).
News: Vatican officials are today releasing the “Rome Call for AI Ethics” — nonbinding guidelines for the development and use of AI, with U.S. tech giants @IBM and @Microsoft among the first signatories of the document. https://t.co/qLyeqqsFmR
— Janosch Delcker (@JanoschDelcker) February 28, 2020
Monsignor Paglia ha detto all’Adnkronos che “anche Papa Francesco segue con grande attenzione l’impatto delle nuove tecnologie, soprattutto per la spinta educativa verso i giovani e per evitare disuguaglianze che sarebbero ancora più drammatiche”. Per il vicepresidente di Ibm, John Kelly III, invece, “l’intelligenza artificiale è una tecnologia incredibilmente promettente che può aiutarci a rendere il mondo più smart, più sano e più prospero. A patto che, fin dall’inizio, sia sviluppata secondo interessi e valori umani”.
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