Il Veneto sta affrontando una severa ondata di nubifragi che ha messo in crisi molte aree della regione. Nelle ultime ore, le intense precipitazioni hanno causato gravi danni e allagamenti, colpendo in particolare le province di Vicenza e Padova. Giovedì 16 maggio la Protezione civile del Veneto ha dichiarato lo stato di allarme “rosso” per criticità idrogeologica. In particolare, a Cologna Veneta (Verona), la rottura di un argine del fiume Guà ha causato allagamenti nelle campagne e nelle aziende agricole. A Vicenza, il fiume Bacchiglione ha provocato inondazioni che hanno danneggiato la scuola Malfermoni, mentre lungo la strada provinciale tra Mirano e Mira (Venezia) si è verificato un cedimento di una scarpata. Il presidente della regione Luca Zaia ha dichiarato lo stato di emergenza.
Cosa è successo
Nelle prime ore di venerdì 17 maggio, il fiume Muson dei Sassi è esondato a Camposampiero (Padova), precisamente in località Rustega, a causa della rottura di un argine. Le squadre dei vigili del fuoco, con l’ausilio di soccorritori fluviali provenienti da Padova, Vicenza, Belluno e Venezia, sono intervenute per evacuare le abitazioni rimaste isolate. È stato necessario l’uso di un mezzo anfibio dal comando di Verona e l’intervento di personale e mezzi di pompaggio provenienti dall’Emilia-Romagna.
La situazione è critica anche a Castelfranco Veneto (Treviso), dove i torrenti Avenale e Muson sono esondati, provocando estesi allagamenti. Qui sono caduti cento millimetri di pioggia in un’ora, e il sindaco Stefano Marcon ha annunciato la chiusura di tutte le scuole per sabato 18 maggio. In altre parti del Veneto, si registrano smottamenti di terreno che ostruiscono la viabilità nell’area pedemontana trevigiana e bellunese. Gli allagamenti hanno colpito i centri abitati dei comuni di Asolo e Castelfranco Veneto, e ulteriori allagamenti sono segnalati nei comuni di Quarto d’Altino, Altivole, Casier, Fonte e Mogliano Veneto.
Il Nord Italia colpito
Le previsioni meteo indicano che nelle prossime ore sono possibili nuove piogge sparse e temporali, specialmente nelle zone montane e pedemontane centro-orientali. Il transito dei colmi di piena è previsto nelle sezioni di pianura e foce dei fiumi Piave, Livenza, Brenta e Bacchiglione. Il maltempo ha colpito duramente anche la Lombardia e il Friuli Venezia Giulia. A Milano, è caduto un quantitativo di pioggia mai registrato negli ultimi centosettanta anni, con gravi allagamenti e un uomo disperso nel Comasco. In Friuli Venezia Giulia, il Pordenonese ha subito allagamenti estesi, mentre la Bassa Romagna è preoccupata per i livelli del fiume Po, che continuano a crescere.