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lunedì, Feb 01

Immuni sbarca anche sugli smartphone più recenti di Huawei



Da Wired.it :

La app di contact tracing italiana è compatibile con il sistema operativo della casa cinese ed è disponibile sulla sua App gallery

I primi layout di Immuni, la app per fare contact tracing in Italia (fonte: Bending Spoons/Ministero dell'Innovazione)
I primi layout di Immuni, la app per fare contact tracing in Italia (fonte: Bending Spoons/Ministero dell’Innovazione)

Immuni arriva anche sugli smartphone più recenti di Huawei. La app di contact tracing italiana è compatibile con il sistema operativo della casa cinese ed è disponibile sulla sua App gallery. Ne ha dato comunicazione lo stesso governo italiano attraverso il profilo Twitter dell’app.

In particolare, gli smartphone Huawei supportati da questa versione dell’applicazione sono Mate 40 Pro, P Smart 2021, P40 Pro+, P Smart S, P40 Lite 5G, Y5p, Y6p, P40 Pro, P40, P40 Lite E, Mate Xs, P40 Lite, Mate30 Pro o modelli più recenti. Per scaricarla è necessario avere la versione Hms core 5.1.0.300 o superiore. Immuni si basa su una tecnologia sviluppata da Apple e Google per la comunicazione via bluetooth tra i dispositivi delle rispettive scuderie. A cui ora si aggiunge anche Huawei per gli ultimi modelli sfornati.

La app ha raggiunto 10,2 milioni di download, ma tempo cresce con un ritmo molto lento e non è stata più al centro della comunicazione istituzionale, per quanto il contact tracing resti uno strumento utile per prevenire i contagi da coronavirus e isolare prontamente le pesone venute a contatto con un positivo.

Sviluppata dalla startup milanese Bending Spoons su un protocollo internazionale opera di Apple e Google e ora affidata alle società pubbliche Sogei e PagoPa, questa tecnologia permette a uno smartphone di ricordarsi quali altri dispositivi ha incrociato nelle due settimane precedenti. Se il proprietario di uno di questi dovesse risultare positivo a un tampone, tutti gli utenti che sono stati in sua presenza per quindici minuti e a un metro di distanza verrebbero avvisati.

Da qualche settimana è attivo anche il call center dedicato. Il Garante per la protezione dei dati personali ha dato il via libera definitivo al servizio di assistenza agli utenti risultati positivi a Covid-19. Il servizio di assistenza remota per la registrazione dei contagi è partito lo scorso 21 dicembre in Campania, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Molise e nella provincia autonoma di Trento.

 

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[Fonte Wired.it]