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lunedì, Mar 04

In The Regime РIl palazzo del potere, Kate Winslet ̬ una bomba (a orologeria)



Da Wired.it :

La relazione con Zubak, militare soprannominato “il Macellaio” per il suo ruolo nel massacro di alcuni minatori, è dapprima conflittuale, ma un grottesco incidente la trasforma in una ridicola e contorta relazione sentimentale. All’inizio Zubek si mostra innamorato di Elena, ma ben presto diventa un vero e proprio Robert Dudley quando comincia a esercitare la propria influenza sulle decisioni di questa regina Elisabetta debole e spaesata, mettendo a rischio la stabilità del governo. Ogni episodio fa progredire la storia nel corso dell’anno con salti irregolari, soffermandosi sui momenti cruciali, registrando il crollo del potere di Elena che dapprima vacilla tra le mura del palazzo (il Castello di Schonbrunn di Vienna, dimora estiva degli Asburgo), poi traballa nei rapporti internazionali e infine si sgretola quando lei diventa totalmente invisa al suo popolo. La Winslet fa un lavoro sul personaggio – a livello psicologico ma anche fisico – pazzesco. Elegante e dal look sgargiante, provocatoria e audace, l’attrice è ipnotica e affascinante anche quando il suo personaggio diventa sempre più ridicolo. La Winslet aveva già lavorato per Hbo nelle serie Mildred Pierce e Mare of Easttown, ogni volta superando sé stessa. Lo fa anche questa volta. La sua Elena è quasi un personaggio diverso in ogni puntata, mentre evidenzia le varie sfaccettature della sua personalità.

In The Regime  Il palazzo del potere Kate Winslet è una bomba

È per lei che vale la pena guardare The Regime fino alla fine. La serie è ideata e sviluppata da Will Tracy di The Menu e Succession, diretta dal regista cinematografico inglese Stephen Frears di Rischiose abitudini e The Queen – La regina. Nonostante il talento sbalorditivo di Winslet, The Regime non riesce a fare quello a cui mira, ovvero fornire una caustica parodia dei governi totalitari odierni. Mai sufficientemente caustica, questa commedia dark dalla satira poco incisiva – priva della cupa ferocia pessimista di The Menu e dalla potenza d’ensemble di Succession – sfiora senza mai affrontare davvero gli argomenti politici più spinosi o quelli sociali più tragici, capace solo di scalfire la superficie ma incapace di raggiungere la maturità critica necessaria a fornire una parabola orwelliana di autentico spessore con il vigore e l’inventiva necessari. L’analisi della del ruolo oppressivo degli Usa sugli altri paesi non è più efficace dell’esplorazione superficiale dei pericoli dell’autoritarismo. Alla fine, se Winslet è una bomba, The Regime è solo un fuoco d’artificio.



[Fonte Wired.it]