Inaugurato a Bologna il supercomputer Pitagora per la ricerca sull’energia da fusione nucleare
Il Cineca di Bologna ospita il nuovo supercomputer Pitagora, un’infrastruttura europea di calcolo ad alte prestazioni interamente dedicata alla ricerca sull’energia da fusione nucleare, finanziata dal consorzio Eurofusion e gestita in collaborazione con Enea.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato, tra gli altri, la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di Cineca, Francesco Ubertini e la presidente di Enea, Francesca Mariotti.
Dichiarazioni dei partecipanti
“Pitagora non è soltanto un supercomputer, ma un acceleratore di progresso – ha dichiarato la ministra Bernini – La sua potenza di calcolo ci permette di avvicinare ciò che per decenni è sembrato un traguardo lontano: un’energia pulita e sicura, davvero accessibile a tutti”.
Il nuovo supercomputer Pitagora è “al servizio del futuro, perché la grande discriminante tra chi andrà avanti e chi resterà indietro sarà la disponibilità di energia”, ha affermato il ministro Pichetto Fratin, sottolineando come “il percorso verso l’autosufficienza” energetica dell’Italia “passa prima dalla fissione e poi dalla fusione: la fusione è l’obiettivo dorato, un’energia pulita, sicura e continuativa”.
Caratteristiche del supercomputer Pitagora
Il supercomputer Pitagora, capace di 27 milioni di miliardi di operazioni al secondo (27 PFlop/s), sarà impiegato per la simulazione numerica della fisica del plasma e l’analisi strutturale dei materiali avanzati. Il sistema è progettato con un’elevata efficienza energetica e utilizza un raffreddamento a liquido diretto in grado di dissipare fino al 97% del calore prodotto.
Reazioni dei protagonisti
“Con Pitagora prosegue l’impegno del Cineca nel sostenere la ricerca europea sulla fusione nucleare e la sua applicazione industriale per la produzione di energia elettrica”, ha sottolineato il presidente, Francesco Ubertini. Di un “passo decisivo nel rafforzare la leadership nella ricerca sulla fusione nucleare”, ha parlato la presidente di Enea Francesca Mariotti. Per Gianfranco Federici, amministratore delegato di Eurofusion, “è in strutture come questa che possiamo generare conoscenze e competenze che ci avvicineranno alla realizzazione di una centrale a fusione”.
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