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mercoledì, Feb 14

Indonesia, elezioni 2024: perché possono spostare gli equilibri in Asia



Da Wired.it :

Gli investimenti diretti esteri nell’industria mineraria e dei metalli di base hanno raggiunto i 16 miliardi di dollari nel 2022, in gran parte provenienti da aziende cinesi che dominano l’industria del nichel in Indonesia, mentre gli investimenti diretti esteri totali hanno raggiunto i 45,6 miliardi di dollari, un record. Proprio a inizio febbraio, il principale produttore cinese di auto elettriche Byd ha annunciato un investimento di 1,3 miliardi di dollari per costruire una fabbrica di veicoli elettrici in Indonesia con una capacità di 150.000 veicoli. Negli ultimi mesi, però, il flusso di investimenti ha subito un rallentamento in attesa di avere delle indicazioni sulle politiche della nuova amministrazione.

Prabowo garantisce che proseguirà le politiche del suo ex rivale. E così fanno anche Ganjar e Anies, in particolare quando si parla di nichel e apertura agli investimenti internazionali. Anche gli Stati Uniti stanno cercando di recuperare il terreno perduto e mirano a un accordo strategico sul nichel, frenato però dalle divergenze geopolitiche, nonostante la visita alla Casa Bianca di Widodo dello scorso novembre.

Lo scacchiere internazionale

Il voto è osservato con grande attenzione anche da Cina e Stati Uniti. Con la sua politica estera non allineata, l’Indonesia è sempre un ottimo barometro per capire gli equilibri del Sud-Est asiatico. Un contesto in cui le relazioni della Cina con le Filippine sono sempre più tese, così come presentano dei problemi quelle col Vietnam. Con Jakarta, invece, il clima pare idilliaco soprattutto sul fronte commerciale. Durante i due mandati di Widodo c’è stato un aumento di oltre otto volte degli investimenti esteri cinesi.

Lo scorso 2 ottobre, dieci anni esatti dopo il lancio della Nuova Via della Seta marittima con un discorso di Xi Jinping proprio da Jakarta, Widodo ha presenziato al lancio della nuova linea ferroviaria Giacarta-Bandung. Si tratta di uno dei progetti infrastrutturali di punta della Nuova Via della Seta. Vale a dire che è stato realizzato in larga parte con fondi cinesi. Il treno proiettile collega la capitale Giacarta all’importante centro industriale e turistico di Bandung. Velocità massima di 350 chilometri orari per una tratta lunga 142 chilometri. Lungo il percorso, sono in fase di sviluppo nuove aree commerciali. In futuro, potrebbe essere realizzato anche un prolungamento.

In molti ritengono che una vittoria di Prabowo porterebbe l’Indonesia ancora più vicina alla Cina. Gli altri candidati alle presidenziali hanno segnalato una maggiore diffidenza nei confronti della dipendenza del Paese dalla Cina, ma secondo gli analisti è improbabile che la politica estera cambi molto a prescindere da chi vincerà. Con Prabowo, inoltre, la distanza con l’occidente su alcuni temi chiave potrebbe aumentare. Sul Medio Oriente, la posizione dell’Indonesia è già nettamente schierata contro Israele, con cui il Paese non ha nemmeno relazioni diplomatiche ufficiali.

Widodo ha però evitato di farsi percepire come vicino alla Russia di Vladimir Putin dopo la guerra in Ucraina. Prabowo ha invece suscitato qualche perplessità lo scorso giugno, quando al forum di difesa Shangri-La di Singapore ha proposto una pace alla coreana: cessate il fuoco immediato, zona demilitarizzata di 15 chilometri da entrambi i lati con invio di forze di peacekeeping delle Nazioni Unite. E infine il punto più controverso e che più fa arrabbiare Kyiv e l’occidente: un referendum nei territori che definisce “contesi” per stabilire da che parte dovranno stare.



[Fonte Wired.it]

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