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Influencer creati con l’intelligenza artificiale, sempre più aziende scelgono testimonial “fake”

da | Set 9, 2025 | Tecnologia


L’era degli influencer creati con l’intelligenza artificiale è ormai realtà. Sempre più aziende stanno sperimentando questa forma di comunicazione, probabilmente per contenere i costi, ma anche per attirare l’attenzione su di sé. Tuttavia, le implicazioni etiche di queste scelte continuano ad animare i dibattiti su ciò che è lecito o meno fare con l’intelligenza artificiale.

L’ultima a scegliere un influencer “artificiale” è stata la multinazionale di telefonia Vodafone, che ha affidato a una figura generata dall’AI il volto della sua nuova campagna pubblicitaria in Germania. La testimonial appare convincente, ma la sua natura artificiale è evidente anche a un osservatore poco attento. Potrebbe dipendere dai colori del viso troppo accesi, quasi innaturali, o dai nei che compaiono e scompaiono a seconda dell’inquadratura. Numerosi utenti hanno così chiesto sui social se si trattasse di una persona reale. La risposta di Vodafone non si è fatta attendere: Stiamo testando diversi stili di pubblicità, questa volta con l’AI. L’intelligenza artificiale fa ormai parte della vita quotidiana, quindi proviamo anche a inserirla nella comunicazione pubblicitaria”.

L’influencer creata con l’intelligenza artificiale di Guess e i cloni digitali di H&M

La tendenza a utilizzare testimonial “artificiali” non riguarda solo Vodafone. Uno dei primi esempi è il brand Guess, che nello scorso luglio ha scelto per la copertina cartacea di Vogue America una modella bellissima, con i capelli biondi, gli occhi azzurri e… completamente generata dall’AI. La copertina riportava la dicitura: “Produced by Seraphinne Vallora on AI”.

La modella, mostrata in varie pose e outfit, è stata creata da Seraphinne Vallora, un’agenzia specializzata in contenuti pubblicitari realizzati appunto con l’intelligenza artificiale. La scelta ha scatenato critiche, ma né Vogue né Guess hanno rilasciato commenti, mentre Valentina Gonzalez e Andreea Petrescu, le fondatrici di Seraphinne Vallora, hanno spiegato in un’intervista alla Bbc che Paul Marciano, co-fondatore di Guess, le aveva contattate su Instagram per sviluppare una modella AI per la campagna estiva. Tra i dieci prototipi iniziali, Marciano ha selezionato una modella castana e quella bionda, successivamente perfezionata.

A scegliere l’intelligenza artificiale per le sue campagne pubblicitarie è stato anche il brand di moda H&M. Recentemente, infatti, l’azienda ha annunciato l’utilizzo di gemelli digitali dei modelli umani coinvolti nelle campagne, con l’obiettivo di ottimizzare processi creativi e strategie di marketing. La creazione di questi cloni digitali richiede la raccolta di numerose immagini dei modelli, sia statiche che in movimento, da diverse angolazioni. Il progetto, sviluppato in collaborazione con la società tecnologica Uncut, dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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