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venerdì, Giu 21

Innovazione, ricerca, digitalizzazione: come cambiano oggi le aziende


Ecco come data science, conversione al digitale e startup stanno rivoluzionando le strutture aziendali di oggi. Anche nel comparto energetico in cui opera Edison

Cambiano i tempi, cambia il mercato, cambiano le esigenze dei clienti. Ed è per questo che anche le aziende si trovano ormai sempre più spesso – e sempre più urgentemente – a dover rivedere le proprie strutture interne, facendo spazio a nuovi comparti e nuove figure professionali, indispensabili per poter rispondere in modo efficace alle nuove sfide dettate da tecnologia, digitalizzazione, sostenibilità e via dicendo. Parola d’ordine: evoluzione. Senza timori, anche quando certi aggiornamenti richiedono un pressoché totale ripensamento di compiti, organigrammi e processi produttivi.

Le aree di cambiamento

Termini come innovazione, diversificazione e ibridazione sono passati da un puro status teorico a un piano pienamente empirico e operativo, aprendo le porte delle aziende a una nuova gamma di suggestioni e professionisti. Con un impatto tutt’altro che marginale. Poiché oggi nessun mercato costituisce un universo totalmente a sé, è dunque necessario monitorare non solo i trend del proprio campo d’azione, ma anche quelli di tutti gli altri settori con cui è possibile trovare punti di incontro o – eventualmente – scontro.

Per questo, da un lato, è fondamentale avere un’idea ben chiara di ciò che accade nel mondo delle università, dei centri di ricerca, delle startup: studiare le idee più virtuose, innovative, e perché no, talvolta anche più semplicemente bizzarre provenienti dall’esterno diventa sempre più prezioso per non rischiare di rimanere spiazzati davanti a improvvisi cambi di rotta del proprio mercato di riferimento.

Al contempo, l’area di Ricerca e Sviluppo (R&D) ha ormai ampiamente assunto un ruolo più che centrale nella vita aziendale. Lo sviluppo di nuovi prodotti, così come l’introduzione di novità tecniche-tecnologiche varie ed eventuali o la riprogettazione dei processi produttivi, è ormai legata a doppio filo allo studio dei dati – la data science, come viene definita a livello internazionale – fonte preziosissima di indicazioni per orientare le scelte manageriali.

Il tutto, poi, non può che essere visto alla luce di un’inevitabile trasformazione digitale. Figure professionali come gli sviluppatori software e web sono sempre più al centro di un complesso e agguerritissimo mercato del lavoro, come sottolinea una recente indagine di Assinform, e insieme con consulenti e analisti vanno a costituire una voce essenziale dei piani di sviluppo di ogni azienda.

L’esempio di Edison

Edison, in quanto leader del mercato energetico, ha ovviamente sviluppato un proprio modello per fare innovazione in maniera strutturata, trasformando proprio l’innovazione nel core business dell’azienda. La sua area New Business Development si attesta come un vero e proprio incubatore, prototipando e testando i nuovi modelli di business da portare sul mercato con l’aiuto di tre spalle a livello aziendale, dedite rispettivamente a Open Innovation, R&D (ricerca e sviluppo) e Trasformazione Digitale.

Open Innovation significa sostanzialmente non basarsi più soltanto su idee e risorse interne ma aprirsi a strumenti e competenze tecnologiche che arrivano dall’esterno. Cicli di sviluppo dei prodotti via via più rapidi hanno reso infatti insostenibile l’approccio tradizionale all’innovazione, basato su grandi investimenti di lungo termine e sullo sviluppo “chiuso” delle soluzioni: l’accordo firmato nei primi mesi del 2018 da Edison con il fondo internazionale Idinvest rientra in questa strategia.

Il comparto Ricerca e Sviluppo, dal canto suo, punta a utilizzare la data science per supportare costantemente il business nell’individuazione delle soluzioni tecnologiche migliori da integrare nelle diverse offerte. Mentre la Trasformazione Digitale è stata avviata a giugno dello scorso anno con il progetto Dafne (Digital Arena for the Next Edison), con l’obiettivo di accelerare la piena integrazione del digitale nei processi interni e nell’offerta ai clienti.

Edison, inoltre, ha sviluppato con il Politecnico di Milano e il Politecnico di Torino una serie di partnership strategiche, grazie alle quali sono stati aperti nei campus dei due atenei le Officine Edison, spazi di ricerca e innovazione in cui è operativo il personale R&D dell’azienda. In particolare, negli spazi di Milano sono stati collocati il Digital Center ed i laboratori di assessment tecnologico sulle batterie di piccola taglia e sulla smart home, mentre in quelli di Torino sono stati spostati i laboratori dedicati ai materiali e alle attività di innovazione legate al business dell’efficienza energetica.

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