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Instagram è in crisi d’identità e non tornerà mai quello di prima

da | Ago 12, 2025 | Tecnologia


In Frankenstein, Mary Shelley immagina un mostro con un corpo assemblato con parti provenienti da diversi esseri umani e cucite tra loro. La creatura ricorda da vicino l’esperienza che oggi si prova scorrendo Instagram: un’accozzaglia insensata di funzioni assemblate alla bell’e meglio. La piattaforma sta attraversando una vera e propria crisi d’identità (è uno strumento di ricerca AI! È un’app per lo shopping!)e come molti utenti, sono esausto.

L’Instagram-Frankenstein

Imitare le funzioni presenti in altri social media per innestarle all’interno di app esistenti è da tempo il modus operandi di Meta, il proprietario di Instagram. Tre anni dopo che Snapchat ha reso popolare l’idea delle “storie” – post a tempo che solo gli amici possono vedere e che scompaiono dopo un giorno – Instagram ha lanciato una funzione simile, con lo stesso nome e dall’aspetto quasi identico. Quando TikTok è diventata l’app più popolare negli Stati Uniti, tenendo incollati gli utenti più giovani con il suo scroll infinito di video verticali, la risposta del servizio di Meta è stata integrare un feed video algoritmico, i Reels.

Dal momento che Instagram ha continuato ad aggiungere nuove funzionalità ogni volta che il vento dei sociale soffiava in una nuova direzione, l’esperienza dell’utente è diventata un’amalgama di idee copiate da altre piattaforme. Con l’aumento della popolarità dell’ecommerce, l’app si è orientata verso lo shopping online. Quando l’intelligenza artificiale generativa è diventata di moda, la sua barra di ricerca si è trasformata in un chatbot. Quello che era nato come un luogo per condividere foto si è trasformato in un’accozzaglia di funzioni per aumentare l’engagement.

Le ultime funzioni di Instagram

Non contenta, la settimana scorsa Instagram ha deciso di lanciare altre opzioni. In particolare, la piattaforma ha aggiunto uno strumento chiamato Mappa, che consente agli utenti di vedere la l’esatta posizione degli amici ogni volta che si apre l’app. Per quanto si tratti di una funzione opt-in, ha comunque un che di inquietante. La novità arriva quasi un decennio dopo il lancio di una funzione simile da parte di Snapchat e ha suscitato molto critiche online da parte degli utenti si sentono a disagio per la facilità con cui l’app potrebbe trasmettere la loro posizione con pochi tap. Sul mio account personale, posso vedere l’esatta posizione di un tizio a caso che ho incontrato a una festa di San Francisco secoli fa e con cui non ho mai più parlato.

Tra le ultime novità varate a livello mondiale c’è anche Amici nei reel, che consente di vedere quello che gli amici hanno apprezzato, commentato, e ripostato. Se i repost pubblici fanno parte da tempo della cultura online, da Tumblr a Twitter, il fatto che il servizio ora mostri attivamente ai miei amici i video a cui ho messo like mi sembra invasivo, come nel caso di Mappa. Se personalmente non metterei mai un “cuore” a un reel di una modella di OnlyFans, i miei amici non sono così cauti



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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