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venerdì, Ott 25

Instagram fa dietrofront: tornano i like


Dopo aver rimosso un mese fa gli indici di apprezzamento ai post, Instagram li sta reintroducendo gradualmente. E sono stati eliminati alcuni filtri che simulano la chirurgia plastica

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Nonostante la svolta fosse passata attraverso vari test negli scorsi mesi, Instagram si era deciso solo a settembre a togliere del tutto i like sotto alle foto pubblicate sulla propria piattaforma. La decisione era stata presa per evitare che il social fotografico fosse dominato da un’eccessiva competizione all’inseguimento dell’approvazione dei follower, e pareva che il cambiamento dovesse essere esportato anche su altri social del gruppo, in particolare Facebook. Invece le ultime notizie parlano di un’inversione di rotta: i like sarebbero infatti ricomparsi, per ora sulla versione desktop per poi tornare anche su altri dispositivi.

Verrebbe dunque meno l’intento di aiutare “le persone a focalizzarsi meno sui like e più sul raccontare storie”. Già alcuni osservatori, del resto, avevano sottolineato come l’eliminazione dei like non avrebbe più di tanto allontanato gli utenti dai social in questione (in passato anche YouTube e Twitter avevano fatto microtest in questo senso) ma avrebbe messo in difficoltà le attività commerciali, come quelle di inserzionisti e influencer, che senza il riscontro dell’apprezzamento dei follower avrebbero avuto più difficoltà a definire il successo delle proprie campagne. La retromarcia di Instagram è dunque vista come una vittoria degli influencer, che molto avevano protestato contro l’iniziativa, ma soprattutto delle aziende.

Non sono le uniche innovazioni che il social network sta introducendo in questi ultimi giorni, anche su fronti diversi: l’ultimo provvedimento in ordine di tempo è quello contro i filtri con effetto chirurgia estetica. Alcune funzionalità di Instagram, in particolare quelle messi a punto dall’azienda Spark Ar, permettevano infatti di farsi foto e video cambiandosi letteralmente i connotati, mostrando i tratti del viso e del corpo come se fossero modificati da interventi di chirurgia plastica virtuali. Questo però alimenterebbe gravi fenomeni come la disformia, ovvero la tendenza a non accettare il proprio aspetto perché continuamente esposti a modelli estetici irreali e inarrivabili, da qui la scelta di rimuovere tali filtri.

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