Seleziona una pagina
giovedì, Ago 11

Instagram, Facebook e Messenger spione: su iOS tracciano l’attività web dell’utente senza permesso

da Hardware Upgrade :

Lo sviluppatore Felix Krause, particolarmente attento a tutto ciò che
riguarda il sistema di privacy e trasparenza di iOS, ha pubblicato sul
proprio blog il resoconto di un’analisi che mostra come le app di Meta,
quindi Instagram, Facebook e Messenger, sono in grado di monitorare le
interazioni dell’utente quando questi fa clic su un collegamento web
all’interno dell’app
aprendolo con il browser integrato
invece che con quello fornito da Apple per le app di terze parti.

La maggior parte delle app fa uso di Safari per caricare siti web, ma
Instagram e Facebook su iOS utilizzano il proprio browser in-app. Tramite
il loro browser le tre app iniettano un codice JavaScript di
tracciamento
, che altro non è se non il
noto “Meta pixel”
, in tutti i link e i siti web a cui si accede
direttamente dalle app cliccando su un link.

Sfruttando questo codice Meta ha la possibilità di tracciare
qualsiasi interazione che l’utente compie mentre visita una pagina web,
senza il suo esplicito consenso
. Interazioni che possono essere
apertura di altri link, selezione di testo, screenshot, qualsiasi tipo di
input testuale e via discorrendo.


C’è il rischio, quindi, che Meta possa tracciare anche l’inserimento di
dati sensibili da parte dell’utente, anche se Krause
sottolinea
di non avere elementi che possano confermare ciò, ma di
aver solamente illustrato quale genere di dati e informazioni il Meta
pixel potrebbe essere in grado di tracciare.

Ovviamente tutto ciò è in aperta violazione della politica di Apple
per la trasparenza delle attività di tracciamento
, che richiede che
qualsiasi app di terze parti ottenga l’esplicita autorizzazione
dell’utente per questo tipo di operazioni.

Krause precisa inoltre che non vi sono prove che Meta abbia raccolto
attivamente i dati che è in grado di raccogliere e ha segnalato a Meta
quanto individuato ritenendolo, in assoluta buona fede, un “bug”
e
non un comportamento volontario. La società ha risposto allo sviluppatore
affermando di essere stata in grado di “replicare il
problema”: da allora, racconta Krause, sono passate 9 settimane senza
ulteriori repliche e lo sviluppatore ha inviato alcune altre domande a
Meta concedendo un preavviso di due settimane prima di divulgare
pubblicamente quanto scoperto.

Come indicato sopra, il problema interessa le app Facebook, Instagram e
Messenger le quali fanno uso di un browser integrato. WhatsApp non è
invece toccata dal problema
poiché rimanda direttamente al browser
esterno Safari quando l’utente desidera aprire un link.

Il suggerimento che si può dare per aggirare quanto individuato da Krause
è quello di aprire la pagina web in Safari: per fare ciò bisognerà
comunque passare dal browser integrato, ma a questo punto si potrà aprire
il menu con i tre pallini e selezionare l’opzione per visitare la pagina
dal browser web del sistema operativo. In alternativa è possibile
procedere “a mano” copiando il link e incollandolo nella barra indirizzi
di Safari (o del browser preferito).

Che si tratti di dimenticanza o di volontà, Meta non ha comunque mai
fatto mistero di non gradire la politica di Apple circa la trasparenza
sul tracciamento
delle attività dell’utente, ammettendo inoltre come
essa abbia avuto un contraccolpo
significativo sui suoi conti nella misura di 10 miliardi di dollari per l’intero
2022
.

Source link