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martedì, Apr 25

Intelligenza artificiale, è davvero destinata a diventare più capace di noi? | Wired Italia



Da Wired.it :

RecentementeMicrosoft Research ha pubblicato, con l’aiuto di OpenAi, una ricerca su Gpt-4, secondo cui l’algoritmo rappresenterebbe un primo esempio di intelligenza artificiale generale (Agi). Che cosa significa? Dal momento che non esiste una definizione concreta del termine, quando parlano di Agi i ricercatori si concentrano sul fatto che l’algoritmo è in grado di ottenere risultati migliori della maggior parte degli esseri umani in test standardizzati, come l’esame per diventare avvocato. Gli esperti, inoltre, si focalizzano sulla grande varietà di compiti che il sistema è capace di svolgere, da un banale disegno alla programmazione. Il team di Microsoft Research ha ammesso che Gpt-4 non è in grado di eseguire tutte le attività umane e non ha desideri.

È possibile realizzare modelli molto abili nel produrre un linguaggio scorrevole, grazie alle enorme quantità di dati con cui sono stati alimentati”, afferma Allyson Ettinger, professoressa assistente presso l’Università di Chicago che si occupa di elaborazione del linguaggio. Ma la fluidità di un chatbot non è la prova di una capacità di ragionamento o comprensione paragonabile a quella degli esseri umani. Nonostante la grande attenzione nei confronti all’Ai generativa, è difficile stabilire quale sia il pieno potenziale di questi algoritmi.

OpenAi è un’entità divina con la capacità di animare l’algoritmo? Non è chiaro, ma è improbabile che sia così. Dopo le numerose interazioni con i chatbot, tuttavia, la percezione pubblica dell’intelligenza artificiale è cambiata. Se siete spaventati dai recenti progressi dell’Ai, non siete i soli.

È ragionevole temere che l’Ai possa esacerbare la disuguaglianze economiche, perpetuare stereotipi razzisti, o ancora diminuire la nostra capacità di identificare i contenuti multimediali autentici. Siete preoccupati che un chatbot Ai possa diventare senziente? Nonostante le dichiarazioni di un ex dipendente di Google, molti esperti di intelligenza artificiale ritengono che questa non sia un’ipotesi razionale. In base alle informazioni pubbliche disponibili, Gpt-4 non cerca di prendere vita più di quanto non faccia la vostra calcolatrice.

È davvero una questione filosofica. Per certi versi, è un momento molto difficile per lavorare in questo campo, perché ci troviamo in campo scientifico“, dice Sara Hooker, che dirige Cohere for Ai, un laboratorio di ricerca che si occupa di apprendimento automatico. È molto improbabile che si verifichi un singolo evento che ci permetta di dire che abbiamo raggiunto l’Agi, spiega Hooker. Anche se un giorno i ricercatori si trovassero d’accordo su una definizione verificabile di intelligenza artificiale generale, la corsa a costruire il primo algoritmo senziente del mondo potrebbe non avere mai un chiaro vincitore.



[Fonte Wired.it]