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mercoledì, Apr 19

Intelligenza artificiale, è diventata virale una canzone dei “finti” Drake e The Weeknd | Wired Italia



Da Wired.it :

S’intitola Called Heart On My Sleeve ed è una canzone che sta diventando virale sui social. Nel brano si sentono le voci di due cantanti estremamente popolari come Drake e The Weeknd, ma il fatto è che i due non hanno mai prestato le loro corde vocali alla sua realizzazione. Com’è possibile? Ovviamente grazie all’intelligenza artificiale: il creator noto online come @Ghostwriter ha infatti “clonato” le voci dei due cantanti utilizzando un software di simulazione che è stato opportunamente allenato. “E questo è solo l’inizio”, si legge nella didascalia di YouTube che accompagnava in origine il brano.

Postata lo scorso venerdì, la canzone naviga verso i 9 milioni di utilizzi su TikTok, mentre su Spotify è stata riprodotta 254mila volte. Dal punto di vista realizzativo, il prodotto finale non è sicuramente perfetto ma ha attirato l’attenzione perché nel testo si prende di mira la cantante Serena Gomez, che è stata ex fidanzata di entrambi i performer “clonati”: “I came in with my ex like Selena to flex/ Bumpin’ Justin Bieber the fever ain’t left”, rappa il finto Drake, mentre successivamente il finto The Weeknd allude al tradimento di Gomez prima che i due si lasciassero nel 2017. Un altro obiettivo del dissing digitale è il produttore Metro Boomin’, collaboratore assiduo di artisti celebri del mondo del rap come Nicki Minaj, Kanye West, 21 Savage e Future.

Non è la prima volta che i diretti interessati sono stati utilizzati in queste versioni AI e già di recente Drake ha espresso il suo disappunto dopo che un video fan-made aveva ricreato la sua voce in un featuring col rapper Ice Spice (“Questa è l’ultima goccia“, ha postato su Instagram) e subito dopo la sua casa discografica, Universal, ha intimato a piattaforme come Spotify e Apple Music di rimuovere tutte le produzioni truffaldine. Anche il video originale di @Ghostwriter è stato prontamente rimosso. Ma tra chi si dice preoccupato di questa deriva incontrollabile della musica che ormai chiunque può produrre in modalità self service, c’è chi abbraccia le medesime possibilità con entusiasmo: “Il futuro della musica è l’intelligenza artificiale”, ha dichiarato di recente David Guetta, il quale ha replicato digitalmente la voce di Eminem su una sua base: “Non la pubblicherò in modo commerciale”, ha assicurato, nel frattempo le questioni di copyright si fanno sempre più intricate.



[Fonte Wired.it]