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giovedì, Mag 11

Intelligenza artificiale, le nuove funzioni per Android | Wired Italia



Da Wired.it :

Nei giorni che hanno preceduto la conferenza annuale di Google dedicata agli sviluppatori, l’I/O, i dirigenti del gigante tech hanno mostrato un entusiasmo insolito per i wallpaper degli smartphone; in particolare per nuovi sfondi che cambiano e ondeggiano sui telefoni Android, generati dall’intelligenza artificiale (Ai) dopo che un utente ha toccato dei comandi sullo schermo.

Ai generativa” sono le parole chiave. Parliamo del settore dell’intelligenza artificiale su cui le aziende tecnologiche grandi e piccole stanno puntando il loro futuro. Google, che è controllata dai Alphabet, è uno dei pionieri nel campo: come amano ricordare i dirigenti della società, la “T” di ChatGpt – l’ormai famosissimo chatbot di OpenAi – si riferisce in realtà alla tecnologia dei transformer, introdotta nel 2017 proprio da Google, che da anni lavora allo sviluppo di sistemi con capacità simili a quelle degli esseri umani.

Attualmente però la percezione è che il colosso sia in ritardo sul fronte dell’Ai generativa. Sia OpenAi che Microsoft (che è tra i finanziatori della società dietro ChatGpt) hanno introdotto sul mercato i loro chatbot prima che Google avesse la possibilità di lanciare il proprio strumento, Bard. Stando ad alcune indiscrezioni, l’arrivo di ChatGpt ha addirittura fatto scattare una sorta di “codice rosso” per l’azienda, spingendola a destinare maggiori risorse per realizzare con la massima urgenti prodotti Ai.

È quindi logico che Google abbia sfruttato l’I/O come palcoscenico per presentare le sue ultime funzionalità Ai. L’intelligenza artificiale si è rivelata il vero e proprio filo conduttore dell’evento, ed è presente anche in due nuove funzioni pensate specificatamente per Android, a dimostrazione di quanto Google sia impaziente di lanciare prodotti utilizzabili basati sull’Ai generativa e di portarli nelle mani di miliardi di persone.

Google è stato il pioniere di gran parte della ricerca fondamentale, in particolare per quanto riguarda questa classe di modelli linguistici di grandi dimensioni, che è alla base di questo passo avanti non lineare nella tecnologia – ha dichiarato a Wired US Dave Burke, vicepresidente della divisione ingegneria di Android –. Allo stesso tempo abbiamo questa grande superficie che è Android. E possiamo unire le due cose“. “Per Google, l’ecosistema Android offre una piattaforma per dimostrare il suo innovativo portafoglio di [prodotti di, ndr] intelligenza artificiale su una scala con cui non tutti i suoi rivali del cloud possono competere“, spiega Chirag Dekate, vicepresidente e analista di Gartner.

Sfondi Ai

La nuova suite di sfondi generativi per Android può sembrare basilare, ma utilizza diversi livelli di intelligenza artificiale. C’è un’opzione emoji personalizzabile e una modalità “cinematografica” che trasforma le foto in mini film. Quest’ultima utilizza l’apprendimento automatico sul dispositivo per determinare cosa è in primo piano nell’immagine e cosa invece è sullo sfondo, creando poi un effetto di movimento dinamico. I wallpaper basati sull’Ai generativa sono invece più creativi: l’utente può selezionare una serie di suggerimenti predeterminati consigliati dal telefono, per esempio “arte classica”, “città sulla baia” o “post-impressionista”, per generare sfondi completamente nuovi e originali.

Un esempio di wallpaper Ai per Android

Google

Demo della funzione Cinematic

Video: Google

Google riporta che il suo modello di generazione delle immagini è addestrato su opere d’arte di pubblico dominio, una strategia con cui presumibilmente l’azienda spera di evitare qualsiasi problema etico legato ai diritti d’autore. La funzione non sarà disponibile per il pubblico da subito: i nuovi wallpaper verranno distribuiti a partire dal mese prossimo, inizialmente solo sui telefoni Pixel.



[Fonte Wired.it]