Sono tante, stratificate, prodotte da diversi soggetti e in continuo aumento: chi ha voglia di fare ordine nelle leggi italiane? Ci pensa Savia, l’intelligenza artificiale che supporta chi le fa, valutandone in anticipo impatto ed efficacia. Questo nuovo strumento che regala speranza nella nostra storica lotta contro la burocrazia è il frutto, a costo zero, di un protocollo di intesa interistituzionale tra l’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna e Cineca.
L’AI cerca e analizza, non legifera
Con l’aiuto anche di Unioncamere Emilia-Romagna e del dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Bologna, l’ente e il consorzio interuniversitario hanno ufficialmente presentato Savia lo scorso aprile, inaugurando una nuova carriera per l’AI, quella del “consulente” legislativo.
Non sarà forse un primato mondiale, secondo la direttrice generale di Cineca Alessandra Poggiani, ma un esordio nazionale potenzialmente rivoluzionario, date le 250.000 leggi in vigore, come stimato dal ministro della Giustizia Carlo Nordio. In Italia le possono emanare anche le Regioni e si procede “per accrescimento”: “Tutto ciò ha portato a un panorama giuridico denso e frammentato come pochi altri al mondo, su cui l’uso dell’AI potrà avere un impatto particolarmente decisivo. Ma non si parla di lasciarla decidere e legiferare”, dice Poggiani. Che pone l’accento con vigore su questo aspetto, e spiega: “Savia analizza più rapidamente le leggi esistenti, anche comparandole tra loro, e offre un quadro completo ed esauriente a chi vuole proporne una nuova. Permette di valutare se può essere implementata e con quale impatto”.
“Ingerite” le tante normative (per ora quelle regionali), questo strumento offre immediatamente le informazioni necessarie a quella umana per legiferare in modo efficace. Per lo meno questo è l’obiettivo, dato che aiuta a capire “quali già esistono sullo stesso tema, cosa dicono e se esistono interdipendenze o passaggi da modificare per raggiungere l’obiettivo”, precisa Poggiani.
Dalla Regione alla Camera, l’AI può scalare
Sarà la Regione Emilia Romagna a decidere se sviluppare una versione open di Savia, dedicata ai cittadini. Per il momento si lavora al prototipo per i legislatori, più urgente, previsto entro la fine dell’estate. In queste settimane i supercomputer di Cineca stanno acquisendo dati, con la serenità di chi sa di avere la potenza di calcolo per farlo, senza “affaticarsi” troppo. Secondo Poggiani, infatti, la fase critica sarà la prossima, quella dei test degli esperti giuridici. “Alcune leggi, soprattutto le più vecchie, possono dare risultati non coerenti nella prima fase automatica – spiega – servono quindi specialisti che aiutino l’AI a interpretare bene i lemmi: la loro comprensione non è affatto banale per una macchina”.